Lazio – Bucatini all’amatriciana e la Cassola

Questa settimana andiamo in Lazio. Adoro Roma; in una classifica personale sulle città più belle di italia, togliendo Venezia (che secondo me non può essere paragonata a nessun’altra città nel mondo; è unica!!) Roma è sicuramente al primo posto. Ci sono stata moltissime volte e penso di conoscerla abbastanza. Anche se credo che una città non la conoscano abbastanza nemmeno le persone che ci vivono abitualmente. Un anno con mio marito siamo partiti senza meta e siamo arrivati fino in Lazio. Ci sono moltissimi paesi che ci hanno colpito; Viterbo, Latina, Rieti … ci siamo fermati anche a Capodimonte, che per chi non lo conosce, è un paesino molto carino, sul lago di Bolsena, dove mio marito ha gustato un piatto di cozze alla marinara, che ricorda ancora e sogna il profumo e il sapore intenso dato dall’olio utilizzato.

Io, come ormai ho detto più volte, vorrei lasciarvi ricette poco note ma oggi ve ne darò una si, poco nota ma l’altra notissima: i Bucatini all’amatriciana. Questo perchè, secondo me, è un piatto apparentemente semplice ma, deve essere fatto con tutti i crismi per essere buono.Il Lazio (dice sempre la mia enciclopedia da cui prendo le ricette) è il regno della pastasciutta, del resto chi non ricorda Sordi con la montagna di spaghetti davanti? Le fettuccine a Roma sono un piatto molto noto, così come la Carbonara, le penne all’Arrabbiata … Molti piatti tipici del Lazio sono a base di frattaglie; la Pajata, la Coratella, oppure altre parti, tipo la Coda alla vaccinara … Molto noti, in molti piatti anche i Carciofi. E dei fritti vogliamo parlarne? No, meglio di no. Oggi inizia la Quaresima e, dopo l’overdose di fritti degli ultimi giorni è meglio lasciar perdere. Molti sono i dolci tipici del Lazio, uno di questi è il secondo piatto che voglio lasciarvi. Per me, una novita, non lo conoscevo e ho voluto provarlo. Voi conoscete la Cassola? Cominciamo però con i bucatini alla Amatriciana. 021Ingredienti per due persone:

160gr di bucatini

75gr di guanciale

5 pomodori maturi (io 400gr di polpa di pomodoro)

30gr di pecorino romano

sale

Procedimento:

Ci vuole un guanciale di ottima qualità, il mio arriva direttamente dall’azienda agricola, dove mi servo abitualmente, che alleva e macella animali. Ho fatto a fettine il guanciale e l’ho messo in una padella antiaderente, senza condimento. Ho lasciato che diventasse trasparente e messo dentro la polpa di pomodoro. La ricetta dice di aggiungere i pomodori, spellati e a pezzi. Ho aggiustato di sale, qua se volete potete mettere del peperoncino che ci sta benissimo. Io purtroppo ho scoperto di essere allergica e quindi non posso utilizzarlo. Nel frattempo avevo messo a bollire l’acqua per la pasta e ci ho buttato dentro i bucatini. Il sugo l’ho lasciato cuocere 15 minuti circa, a fuoco medio e tenendo girato ogni tanto. Ho messo dentro i bucatini, una volta cotti e ho spadellato grattugiando dentro il pecorino. Bucatini alla amatriciana Ho messo sul piatto e ho dato un altra leggera spolverata di pecorino. Ottimo, davvero ottimo. 016018Qua la scarpetta è d’obbligo 022Il dolce invece è molto particolare, perchè si cuoce direttamente sul fuoco, come una frittata. Non contiene farina e si fa in un attimo. Io ho diviso la ricetta e ho fatto solo 1/5 del totale degli ingredienti, perchè non ho voglia di avere dolci in giro per casa, sono a dieta e devo smaltire assolutamente due kili. Ecco gli ingredienti 0235 uova

300gr di zucchero

500gr di ricotta

4 cucchiai di crema di nocciole

4 cucchiai di olio evo

sale

Procedimento:

Io come vi ho detto ho diviso tutto e ho usato un solo uovo, dividendo anche gli altri ingredienti. Ad ogni modo mettete le uova in una bacinella insieme allo zucchero e sbattete a lungo, fino ad avere un composto chiaro e spumoso. Poi si aggiunge la ricotta setacciata e un pizzico di sale, si mischia per bene e poi si aggiunge anche la crema di nocciole. CassolaSi scalda l’olio in una larga padella e si versa il composto ottenuto. Si lascia rapprendere da un lato e poi si gira, come una frittata. Io ho cotto per circa 20 minuti in tutto tra un lato e l’altro. Devo dire che non sono riuscita ad ottenere una bella “frittata” compatta, la mia si sfaldava … fa niente, alla fine mi sono detta l’avrei mangiata con il cucchiaio. 008Invece sono riuscita a fare una fettina e rimaneva abbastanza insieme. Vi dirò: mi ha stupito! Molto buona e semplice semplice. Provate e poi mi direte. 024

So che ci sono molti laziali tra di voi che mi seguite, che ne pensate? Sono riuscita a rendere onore a questi due piatti? Spero di si. Alla prossima.

Aggiunta del 07 marzo: la Cassola mi ha davvero piacevolmente stupita, provatela e mangiatela iil giorno dopo, fresca. Io l’ho tenuta in frigo e lasciata acclimatare una mezz’oretta prima di mangiarla. E’ favolosa!!! Provatela e poi mi direte; morbida con quel sapore di cioccolato che a me conquista sempre …. una sorpresa.

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26 pensieri su “Lazio – Bucatini all’amatriciana e la Cassola”

  1. Ciao Terry, io non sono laziale, comunque trovo queste ricette molto appetitose, la pasta è gustosissima e il dolce lo trovo particolare, sembra buonissimo!!! Brava!!!
    Bacioni…

    1. Sai che il dolce ne abbiamo mangiato metà tiepido, appena fatto e l’altra metà l’ho messo in frigo e ce lo siamo mangiati il giorno dopo. Ebbene sai che era ancora più buono??? Ora lo aggiungo nella descrizione, provalo e poi mi dirai. Grazie mille Ely, un bacio

  2. Mmmmmm … quanto sono invitanti quei bucatini!!!
    Sono le 23,00 passate ma una forchettata l’assaggerei molto ma molto volentieri!!
    Troppo carino questo viaggio tra i piatti regionali Terry!!!
    Un mega abbraccio e a presto
    Carmen

  3. Anche io adoro Roma… la prima volta che ci sono andata, ci ho anche lasciato il cuore… penso che sia una delle meraviglie del mondo… trasmette sensazioni magnifiche…
    E anche la cucina laziale è molto invitante, i bucatini all’amatriciana mangiati a Roma hanno un altro sapore… sembra che lì l’aria dia gusto alla pasta!!!
    Invece il dolce che proponi non lo conoscevo, è interessante!
    Un abbraccio e a presto!

    1. Sono perfettamente d’accordo con te!! Come la focaccia di Recco mangiata in Liguria, non c’è niente da fare, l’aria ha la sua importanza, i cibi acquistano quel sapore particolare. Grazie Morena, a presto

  4. Ciao Terry, è un pò che non passo da te e me ne dispiace, ma spero di potermi rifare e tornare ad essere più presente…
    Questo tuo post mi piace tantissimo… da brava confinante con il Lazio, anch’io adoro come te questa regione dove mi reco spesso, ricordo un fine settimana fantastico sul lago di Bracciano, ad Anguillare che se non conosci, ti consiglio di visitare perchè è un vero gioiello! Poi Roma, come non adorare Roma? Troppo bella, come i suoi piatti di pasta e la tua amatriciana che mangerei anche subito! Brava Terry ! Un abbraccio grande 🙂

    1. Grazie Patrizia, in effetti è un pò che non passavi a salutarmi, sai che mi da sempre piacere. Perchè il discorso è che se nessuno commenta uno pensa di parlare da solo … Anguillare me lo segno e la prossima volta lo visito. Grazie mille un bacione e spero di rivederti presto qui da me. Da te vengo sempre, sei nell mia blog roll e ci faccio spesso un giretto. 😉

  5. No dico…

    Tu mi stai dicendo che sei stata a Roma??????????
    Moltissime volte???????????
    E a Latina???????????????????????????????????

    Ti salvi solo se mi dici che questo succedeva fino a poco più di un anno fa, perché altrimenti mi fiondo in brianza e ti picchio eh??????
    :)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))

    Ma buon giorno mia beddha!!!! :DDDDDDDDD

    Molto bello questo post 2 in 1!!!
    Trovo molto interessante quel dolce e il suo modo di cottura a mò di frittata :-OOOO.
    Lo proverò!

    Buona giornata eh????
    Ti abbraccio forte. :****

    1. No, no stai tranquilla! In questi tempi di crisi i viaggi sono sospesi a data da destinarsi … Emmeti tu lo sai che io sono sempre sincera: quel dolce lo devi provare, è molto buono e particolare, meglio se mangiato il giorno dopo!! Ti abbraccio forte forte anche io.

  6. Vivo a Milano ma a Roma ci son nata, ci vado spesso dai parenti, la porto nel cuore per la sua bellezza e unicità, per i ricordo, la cucina, la mia infanzia, e questi piatti li adoro, mangiare dei buoni bucatini è difficile, come hai detto appaiono semplici da fare ma invece sono un piatto difficile da ricreare ad hoc! grazie per questo post che mi fa pensare alla mia città natale!

    1. Grazie Lilli, sono contenta di averti fatto venire in mente dei bei pensieri. Immagino cosa sia vivere lontano dal posto in cui siamo nati … Ti abbraccio forte e ti auguro un buon pomeriggio

  7. Allora è deciso, la prossima volta che passi per Roma non ci sono scuse eh?! non vedo l’ora di abbracciarti Terry, però in quell’occasione te lo cucinerò io un bel piatto di bucatini:* favolosi i tuoi… e la cassola sai che non l’ho mai mangiata? la scusa è che non sono una romana doc ma non posso trovarmi completamente impreparata… prendo spunto:* bacione!

    1. La prossima volta che vengo a Roma ho da fare un tour ahhahahhhh. Grazie Simo, mi piacerebbe molto abbracciarti davvero! Il dolce lo dico anche a te lo dovete provare, una vera sorpresa!! Un grande abbraccio tesoro

  8. Ma buon pomeriggio dolcezza mia…oggi mi vizi non con una, ma bensì due ricette ! I bucatini sono un classico, è vero…ma quanto sono buoni, e bisogna saperli fare…che poi, secondo me, sono i piatti poveri di ingredienti i più insidiosi. E questo dolce ? Originalissimo…mai visto prima..grazie !
    Ti abbraccio forte <3

    1. Ciao amore miooooo!! Mi hai mandato il sole vero? Sono due giorni che splende in alto e le temperature sono miti e quasi primaverili. Il dolce provalo Mary, poi mi dirai. ♥

  9. Ma sai che non sono mai stata a Roma!!??? E lo so…mea culpa…mi sono ripromessa di andare molte volte poi complice l’arrivo di una manciata di nanetti e sono ancor qui in quel di Genova a gustarmi questi tuoi due bei piatti…il primo lo adoro…il secondo non lo conoscevo…ma mi intriga parecchio!!!
    Come stai stella!!??? Noi bene…ma non diciamolo troppo forte che il fine settimana si avvicina…

    Un bacione grande
    monica

    1. Monica qui da me ci sono delle giornate meravigliose e voglio immaginare che anche da te siano così! Vedrai che i nanetti piano piano staranno meglio e non si ammaleranno più. Ti faccio mille incroci e ti abbraccio fortissima amica mia.

  10. Ciao Terry.. Io sono romana e la Cassola non l’ho mai mangiata:) per i bucatini se fai un giro sul mio blog trovi la ricetta originale di Amatrice che sono riuscita a scovare sul web, ma la tua è quasi perfetta:) complimenti davvero per il blog.. Ti seguo da un po’ anche se non lascio traccia:) se ti fa piacere il link al blog te lo posto più tardi, ora sono dal cell e non riesco, si chiama comunque Il peperone crusco:)

    1. Ora vengo a trovarti. Grazie Claudia, lo so siete tanti che mi seguite silenti. Lo dico a te e a tutti, a me fa molto paicere quando mi lasciate un commento o anche solo un saluto almeno mi fate capire che leggete quello che scrivo e che lo scrivo per qualcuno! Grazie mille, la Cassola falla e vedrai che ti piacerà, ha sorpreso anche noi. A presto

  11. Terry, tu lo sai che la prossima volta che verrai a Roma sarai precettata, sì? :)))
    E guai a te se non mi avvisi!!!!

    Quanto all’ammatriciana…tante volte tu la volessi rifare, ti suggerisco una leggera variante nella preparazione, che ovviamente troverai dove tu sai! 😉

    BaSci :))))

    1. Ora vengo a vedermi anche la tua variante. Grazie Piero, come dicevo a Emmeti, purtroppo stiamo attraversando un momento critico della nostra vita ma arriveranno tempi migliori e torneremo a viaggiare, di sicuro. Poi quando verrò a Roma siete in tanti da cui devo passare ahahahhh. Te non mi scappi di sicuro, promesso. Un bacio a te

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