Pane – Il primo di Funchal

Buongiorno a tutti! come state? Vi state rilassando?

Come sapete qui non ho l’impastatrice, sto vedendo come fare per farmela spedire, senza spendere uno sproposito. Questo è il mio primo pane fatto qui; semplice, da fare con pochi gesti. Ricordatevi solo che dovete lasciargli il tempo per lievitare. Io ho usato una farina debole: Type 55, che equivale alla nostra 0. Ho impastato in ciotola, qualche giro al centro, frigo e poi lievitazione in forma e via. Buonissimo, è sparito in un battibaleno. Era troppo che mangiavo pane industriale e mi è sembrato davvero buonissimo. Io l’ho fatto con la pasta madre ma potete provarlo anche con il lievito liquido o quello di birra. Io non sono contraria all’uso del lievito di birra ma sono contrarissima alle grandi quantità di questo. Basta mettere proprio un chicchino di riso, come quantità e il risultato sarà ottimo lo stesso. Provate. Naturalmente essendo il mio primo pane fatto qui, ho pensato di metterlo in copertina del mio blog,  vi piace?

Ingredienti:

70 pm da rinfrescare (io l’ho usata da rinfrescare ma se non siete sicuri della vostra pm fatela prima raddoppiare dopo il rinfresco)

(Se volete usare il lilì 100 gr e diminuite l’acqua di 30 gr – se usate lievito di birra, fate un lievitino con 50 di farina, 25 di acqua e 2 gr di ldb)
200 acqua
300 farina 0
6 sale
½ cucchiaino di miele

Procedimento:

Ho mischiato tutti gli ingredienti cominciando a sciogliere la pasta madre nell’acqua e poi unito tutto il resto. Girato velocemente con una forchetta. Quando era tutto mischiato ho preso la spatola di plastica e dato dei giri al centro. Lasciato riposare dieci/quindici minuti e ripetuto di nuovo. Questo per quattro o cinque volte, non ho tenuto il conto. Alla fine dovete riuscire a fare una palla con il vostro impasto. Io lo prendo tra le mani bagnate e lo chiudo sotto, poi lo sistemo nella ciotola con la chiusura sotto. Coperto da pellicola. Ho lasciato lievitare a t.a. per circa un paio di ore, finito tutti i giri e poi messo in frigo per 18 ore. Qui il tempo vedete voi, deve riposare in frigo per almeno 12 ore e non più di 24, regolatevi secondo il vostro tempo. Quindi, dopo aver fatto acclimatare la ciotola fuori dal frigo, ho versato l’impasto sul piano infarinato. Ho diviso in due l’impasto e arrotolato ogni singolo pezzo su se stesso. Ho formato due filoncini e messi a lievitare sulla placca del forno. Ho praticato dei tagli con la forbice (non ho la lametta) e lasciati lievitare per circa due ore.

Il primo pane di Madeira1

Secondo me potevo infornare anche prima, vedete voi, l’impasto deve raddoppiare. Sapete che i tempi sono sempre indicativi, dipende da molti fattori. Ho quindi infornato a 220° per circa 15 minuti, poi abbassato a 180° e lasciato altri 15 minuti.

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Alla fine ce lo siamo sbafati in un giorno!! Sandra questo pane te lo dedico e te lo porto ♥

Porto questo pane a Panissimo, la raccolta mensile di lievitati della Sandra e della Barbara, questo mese ospitata dalla Sandra amora mio.

finale di stagione

Diario di Funchal – 10 agosto

Ieri serata mondana; siamo andati ad un Festival do Fado. Il Fado è la tipica canzone popolare portoghese, molto particolare, presa a piccole dosi è davvero piacevole. La conoscete? La manifestazione si è svolta sul piazzale di una chiesa: San Martinho. Eravamo all’aperto e come vi ho già detto, qui la luce del giorno finisce verso le dieci di sera. Perciò il palco non era illuminato, se non da candele sparse qua e là. C’erano tre musicisti, tra cui il nostro amico Elias, davvero davvero bravi!! Sono rimasta incantata dalla loro bravura. Lui suonava il contrabbasso, poi c’era Norberto che suonava la chitarra portoghese (che non è altro che il nostro mandolino) e poi c’era un altro ragazzo che suonava la chitarra classica.

Sul palco si sono esibiti i partecipanti, appassionati di Fado; dal ragazzino di 11 anni, alla casalinga di …anta anni. Ma molto anta! Ad aprire e chiudere la manifestazione c’erano due cantanti madeirensi, molto bravi e conosciuti. Molte le personalità politiche locali e alla fine c’è stato anche un riconoscimento per tutti i partecipanti. Il pubblico era numeroso e partecipe, noi avevamo un posto in prima fila, conoscendo musicista, cantante di Fado finale e presentatrice. Per l’occasione mi sono fatta “bella” per quanto posso fare, insomma …. La cosa che ho trovato molto strana è proprio questo buio sul palco e la luce soffusa tra il pubblico, da noi in Italia, è tutto il contrario!! Va beh, le usanze sono usanze e le rispetto. Vi metto alcune foto ma fanno davvero schifo, lo so. sono troppo buie, cercate di accontentarvi. 😉

2014-08-10

13 agosto

In questi giorni ce la stiamo prendendo comoda. Mi sono dedicata un po’ di più alla cucina ma pur essendoci il necessario, non ho tutte le comodità che avevo a casa mia. Pentole e pentoline, ciotole e accessori … manca tutto! Giustamente qui non cucina nessuno e perciò ci sono giusto quattro piatti per tipo e tre pentole, punto! Ieri ho fatto la parmigiana e ho dovuto metterla in una pentolina per fritti (tolto il cestello) perché era l’unica che potesse andare in forno! Appena posso dovrò comprarmi qualche stampo o farmi spedire i miei dall’Italia. Intanto sto cercando le farine e ho mandato alcune mail a fornitori italiani perché qui la semola e la manitoba pare non ci siano proprio. Sapete quanto mi ha chiesto il primo? 70 euro! Quanti chili di farina devo acquistare per ammortizzare questo costo? Mah spero di trovarne uno un pochino più economico altrimenti la vedo dura!

Ieri ho fatto una bella treccia al latte per la colazione, impastata con il bimby, sono riuscita perfino a incordare! Mi viene in mente la mia amica Maria che dice io incorderei anche solo l’acqua! Ahahahhh, grazie Maria per la fiducia. Ve la posto nei prossimi giorni, anche se vedo che molte di voi sono andate in vacanze o si sono prese il giusto riposo. Insomma alla fine se guardo a tutto ciò che mi occorrerebbe e ho lasciato in Italia, mi scoraggio e mi passa la voglia di cucinare! Quando ci si abitua alle comodità è difficile tornare indietro e arrangiarsi senza. Pensate che nemmeno la carta forno ero riuscita a trovare e la treccia si è un pochino colorata troppo sotto. Ora l’ho trovata in un centro commerciale ma costa come l’oro!

L’altro giorno siamo scesi, a piedi, in un centro commerciale un pochino più grosso e fornito, rispetto a quello che abbiamo subito sopra casa nostra. A parte il fatto che siamo partiti a ridosso di mezzogiorno, con pieno sole, abbiamo preso tre belle borse di spesa, tra le altre cose abbiamo acquistato una bella anguria a 0,23€ al chilo. Qui la frutta è buona e non costa molto mentre la verdura evidentemente non rientra nella loro alimentazione, perché a parte pomodori e un tipo di insalata, c’è pochissima scelta e non costa nemmeno poco. Poi in realtà non sa di molto, io la prendevo direttamente dal contadino e c’è un abisso a sapore!!
Insomma vi dicevo siamo usciti con tre borse belle pesanti e mio marito da quando mi sono bloccata con la schiena mi evita i pesi e se li porta lui, quindi a me è toccata la borsa meno pesante. Al ritorno naturalmente tutto in salita; CHE FATICA!! Siamo arrivati a casa morti e sotto il sole pieno di agosto. Nel pomeriggio siamo dovuti scendere in centro a Funchal per vedere un locale in pieno centro e altra scarpinata … insomma stiamo camminando moltissimo, dovete vedere come siamo in forma io e mio marito!

Al ritorno prendiamo sempre il bus, dove possibile. Di ritorno dal centro commerciale non l’abbiamo preso perché in realtà sono poche fermate e cerchiamo di risparmiare dove possiamo. Qui con i bus ti muovi dappertutto, la città è ben servita. Quando aspetti alla fermata del bus e vedi arrivare il tuo numero devi fargli segno di fermarsi altrimenti questo, se non ci sono persone che hanno prenotato per scendere a quella fermata, prosegue dritto e ciao Peppino! Quando sali c’è una macchinetta che legge il biglietto e l’autista fino a quando non hai passato e convalidato il biglietto, non parte. Se non hai il biglietto te lo fa al momento, con tariffa maggiorata. Insomma fino a quando tutti quelli che salgono non hanno timbrato il biglietto l’autista non si muove e ti guarda. Impossibile non pagare la corsa. 🙂  bel sistema, mi piace.

Forse è per questo che i bus funzionano alla grande, perché tutti pagano il biglietto e l’azienda può permettersi di far girare tutti i bus che girano. Perché vi assicuro che sono davvero tanti e tutti pieni. Inoltre rispettano anche gli orari, sono puntuali. Il biglietto è un cartoncino piccolo, tipo tessera. La stessa tessera si può caricare delle corse che uno ritiene di acquistare: una o dieci oppure ci sono le tessere con foto personalizzate, e con quel tipo di tessera puoi acquistare pacchetti a prezzi agevolati. Devo farla, visto che usiamo così tanto i mezzi conviene quella, il costo della singola tratta è inferiore. Ora noi paghiamo ogni singola corsa €1.25. Non proprio un prezzo modico, per quello che quando possiamo cerchiamo di evitare il bus e andiamo a piedi.

Ieri siamo stati in spiaggia, sempre a Praia Formosa. Una giornata limpida con un cielo azzurrissimo! Il mare era freddo ma piacevole. In questi giorni le temperature si sono alzate un pochino, rispetto al solito. Comunque c’è sempre una bella arietta fresca che non ti fa soffrire il caldo. Ci stiamo abbronzando. Io prendo subito il sole e divento nera, mio marito diventa prima un gambero, bello rosso e poi prende anche lui colore. Non sono aggiornata in fatto di mode e quindi non so se è una cosa comune su tutte le spiaggie ma qui le ragazze (ma anche le donne con tanto di cellulite) portano costumi con le chiappette di fuori, non so come si chiamano quel tipo di slip così ridotto. Siete aggiornate voi? Io ormai sono una signora di una certa età, vado ancora di bichini ma normale, non ridotto.

13 agosto

Con questo vi auguro un buon ferragosto a tutti. Rilassatevi, divertitevi o anche solo riposatevi. So che quest’anno molti non sono andati in ferie ma anche stare a casa propria può essere un modo alternativo di fare le vacanze. Finalmente potete fare quello che vi piace; alzarvi quando volete, seguire i ritmi dei vostri desideri … leggere, oziare. A presto e grazie per l’affetto che mi dimostrate. Vi aspetto al prossimo post con la treccia al latte. 😉

Viva l’italia

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16 pensieri su “Pane – Il primo di Funchal”

  1. Terry…tesorooooooooo
    io so che sei una donna molto positiva, vedrai che pian piano avrai tutto quello che ti serve… intanto hai le due cose più preziose: l’adsl e la parlantina…non stancarti di raccontarci!
    Qui a Salerno vacanze a km. 0… a casa praticamente… ma con la fantasia si volaaaaaaaaaaa
    ti voglio bene!
    Maria

  2. Terry, Terry, Terry!!! La mia dolce Terry!!!!

    Come potevo perdermi il tuo primo pane di Funchal????
    No, dico…
    Cosa sei riuscita a tirar fuori anche con le farine che non hai mai usato fin’ora… :-OOOOOOOOOO
    Ha ragione la tua amica Maria quando dice che riesci ad incordare l’acqua :DDDDDDDDDDDD

    Ed è anche da questo che si vede la tua bravura! Un signor pane a lievitazione naturale fatto con semplicissima farina 0 o Type 55!
    E sai cosa penso??
    Che si è guadagnato a pieni voti il posto in copertina ;)))))))))

    Sei davvero piena di mille risorse e tantissima forza!
    E soprattutto sei un esempio da tenere a mente quando ci vien voglia di lamentarci per le cretinate!!!

    Dai, speriamo che qualche fornitore italiano, qualche molino, possa venirti incontro con le spese di trasporto e farti arrivare quello di cui hai bisogno! ;)))

    E poi i tuoi diari giornalieri…, quanto mi piacciono!!!!!
    Leggo sempre tutto d’un fiato , come se in quel modo, mi sembrasse di sentire la tua voce e il tuo bellissimo accento…
    Hai scelto davvero un bel modo per rimanere vicina a noi e io spero di riuscire a ricambiare questo affetto che hai nei confronti dei tuoi lettori…
    Ecco, come ha detto Maria qui su, non stancarti mai di raccontarci!!

    Ti abbraccio fortissimo Terry! ♥

    p.s. sono certa che la tua amora Sandra di Panissimo, non sarà mai stata felice quanto ora di ricevere questo pane da te per la sua raccolta ;))))))

    1. La mia amica Sandra non è nemmeno passata a guardarlo questo pane, lo sai? Piangio …
      Grazie Emmeti, tu sei proprio una persona speciale, altro che! Ieri sono stata in un paese vicino e forse la semola me la procura un signore che gestisce una sorta di drogheria presso il mercato comunale, (vedessi che splendore di negozio!!). Ora devo procurarmi anche la manitoba, sono fiduciosa, come sempre. Sono contenta ti piacciano i miei diari, spero di riuscire ad avere sempre il tempo per continuare a scriverli. Ti abbraccio fortissimo anche io.

  3. ma tu l’impastatrice ce l’hai nelle mani, guarda lì che spettacolo! sembra che quella crosta faccia cronch attraverso il monitor 🙂
    è bello seguirti attraverso il tuo diario quotidiano, ti fa sentire più vicina
    un abbraccio e buon ferragosto :*

    1. Grazie Federica, io ne sento proprio la necessità fisica di sentirvi vicine e vi ringrazio davvero tutti! Ti mando un abbraccio grosso come il mondo, a presto.

  4. Ciao sorellina,con tutti quei buchi,rassomiglia al pane pugliese….
    Mi sono riempita a guardarlo,sai sono a dieta….si, tra poco vado in
    romagna e …ahahahahahhah tu mi capisci vero????
    Quando mi piace il Festival do Fado,illuminato dalle candele,
    pensa se partecipavo cantavo “Alta marea” in fado accompagnata
    con mandolino e contrabasso sai che spettacolo..ihihihihihhi…
    Sai pensavo alla filovia di Rimini,sono salita con regolare biglietto…
    ero circondata da tanti vù cumprà.,senza biglietto…e secondo te lo dovevo timbrare!!!
    Qui siamo in ammollo ad aspettare ferragosto,.mentre ti scrivo ho uno scialle di lana sulle spalle…goditi la tua isola meravigliosa,anche da parte nostra…un abbraccio a te e Lino….

    .

    1. Mamam mia quest’anno è davvero un delirio dalle nostre parti, vero? Fortuna che mentre ti scrivo so che sei al mare anche tu, speriamo che trovi un tempo migliore! Tu a dieta? Uhmmmm posso dubitare? Goditi la romagna che lì è difficile stare a dieta. Un bacione tesoro mio

  5. Ciao tesoro, questo pane è davvero splendido e direi che ha inaugurato alla grande questa tua nuova primavera ^_*
    Mi fa sempre + piacere passarti a trovare e scoprire i retroscena di questa incantevole isola, trovarti serena e fiduciosa nel futuro come non mai ^_^
    In bocca al lupo x tutto e felice Ferragosto <3

    1. Grazie Consu, ogni tanto questa fiducia vacilla, anche qui ci sono problemi, non è che sia tutto rose e fiori. Però poi mi torna il buonumore e la fiducia ricomincia a farmi sorridere. Tu? Novità? Guarda che se vieni da queste parti me lo devi far sapere eh?!?! Un bacione

  6. Terry cara! Ma quali vacanze, qui tutti a casa! 🙂
    Non mi dilungo ché le tue preziose lettrici hanno già detto tutto!
    E come ha scritto Emmetti prima di lagnarci per cretinate dovremmo venire qui a lezione di forza, coraggio e saggezza!

    Il tuo pane la foto in copertina se l’è meritata tutta!
    Aspetto la treccia! :*

    1. La treccia l’ho appena pubblicata, l’hai vista? Grazie Silvia, in effetti ci si lamenta sempre per tutto e bisognerebbe saperci godere quello che abbiamo … perchè qualcosa lo abbiamo sempre, tutti. Anche se pensiamo di non avere niente. Ti abbraccio forte forte

  7. Terry che belli e interessanti i tuoi racconti sulla vostra isola, ho notato anche io che la moda in spiaggia e stare con il sedere di fuori! sai che non ho mai sentito il fado? devo rimediare, buona settimana, un abbraccio!

    1. E’ bello il fado ma secondo me va preso a piccole dosi. Poi mi farai sapere. Grazie Lilli, devi vedere la foto che ho pubblicato oggi sul diario ahahahhhhh, quando l’avrai vista aspetto commenti. Bacione

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