Sardegna – Gueffus (Sospiri)

Gueffu o Sospiri. Eccomi a voi con la Ricetta regionale italiana, oggi si va in Sardegna. Ci siete mai stati voi? Io ci sono stata quattro o cinque anni fa, non ricordo bene. Tutti decantavano questa regione e sono voluta andare a trascorrere le mie vacanze nel mese di agosto. Ora so che molti di voi avranno da dire su quanto sto per scrivere ma sapete che io sono sempre sincera, nel bene e nel male. La Sardegna è una regione meravigliosa, nonostante tutto credo non ci tornerò più.

Trovo sia esagerata nei costi e ho trovato gli abitanti molto freddi, anche se gentili e educati, con i turisti. Vi dico solo che io ho fatto il solito giro per tutta la regione, atterando con l’aereo ad Alghero, ho circumnavigato l’isola fino a Cagliari e sono tornata su fino a Olbia. Mi sono fermata qualche giorno a Marina di Orosei, per riposare e ho ripreso l’aereo di ritorno a Olbia. Quindi l’ho girata bene e devo dirvi che è semplicemente meravigliosa, un mare cristallino e dei paesaggi naturali da togliere il fiato.

Ho trovato che gli abitanti sono molto chiusi, molto riservati, parlano poco e sono diffidenti. Forse li ho trovati tutti io? Inoltre per due settimane in Sardegna ho speso quello che avrei speso in Sicilia per un mese! Vi dico solo: un piatto di spaghetti al pomodoro al baracchino sulla spiaggia 12 euro!! Una vera esagerazione. Perciò dico, bella ma …. stop. Non ci tornerò più. Come dire … non è un paese per tutti.

E questo mi dispiace, dovrebbero cercare di sfruttare le loro meraviglie tenendo i prezzi più bassi e magari aprendosi un pochino di più alle persone. Io sono curiosa, mi piace sapere come vivono le persone, le loro abitudini, i loro usi, i loro costumi … niente, non ho trovato un sardo disposto a raccontarmi i loro piatti tipici, piuttosto che darmi qualche ricetta o qualche segreto da portare a casa! E pensare che gente ne ho trovata tanta, soggiornavamo in hotel e piccoli alberghi quindi ….

Comunque parliamo dei suoi meravigliosi prodotti, così come riportato nella mia Enciclopedia. Essendo un isola anche qui possiamo distinguere la cucina in due filoni: le ricette di terra, legati per lo più all’entroterra, e quelle di mare, dove si trovano i frutti del ricco mare di Sardegna. Comunque di terra o di mare che sia, il perno è il pane Carasau, tipico nella forma e nel suo ingrediente base. farina di grano.

Lo stesso dicasi per il vino le cui viti sono state introdotte dai Fenici e poi coltivate dai Greci con le maggiori produzioni a capo dell’Impero romano. Abbondante produzione anche per i salumi e i formaggi tipici, dai profumi intensi e dal sapore inconfondibile. Tra le carni non si possono dimenticare l’agnello, il capretto, il cinghiale, le salsicce abbondantemente aromatizzate con semi di finocchio. Il maiale ma anche il suino piccolo, il famoso Porceddu.

Tante e variate sono anche le forme di pasta, per lo più di grano duro; i malloreddu, i Filindeu, tipici della Barbagia, le Lorighittas (che mi sono resa conto solo ora di non aver mai fotografato e postato!) la Fregola. Questi i formati più famosi. Per quanto riguarda il pesce abbondanti troviamo i Cefali, le Spigole, il Gattuccio, i Frutti di mare e i Crostacei, le Aragaste, le Cicale, gli Astici, le Granseole ….

L’isola è anche ricchissima di ortaggi ed erbe aromatiche; il finocchetto, il corbezzolo, il mirto, il basilico e ovviamente lo zafferano. Tra le verdure vi ricordo il carciofo spinoso, i pomodori, gli asparagi, i cardi, i peperoni. Anche la frutta cresce in abbondanza, grazie al clima particolare; il melo, il susino, il pesco, il pero, le more selvatiche, il fico d’india, il mandorlo; la Sardegna è il terzo produttore di mandorle, dopo la Sicilia e la Puglia. Grande abbondanza anche di agrumi, dal limone, al mandarino, al cedro fino all’arancio, famosa la varietà di Muravera, a polpa bionda e di profumo particolarmente intenso.

I dolci sono per lo più confezionati con la tipica ricotta di pecola, con le mandorle e miele. Molti profumati con scorza di agrumi, arricchiti con uvette o sapa; tipico mosto di uva cotto. Tra i dolci tipici ricordo le Seadas, le Arrubiolus; palline di formaggio fritte, la Aranzada; un croccante fatto con arance e miele, le Zippulas; frittelle di patate aromatizzate con zafferano, le Pardulas, formagelle tipiche.

E le buonissime Gueffus o Sospiri che ho scelto oggi per la nostra ricetta. Sono dei piccoli bon bon a base di mandorle e zucchero, rotolate poi nello zucchero semolato e fatte asciugare. Si conservano in una scatola di latta. Si possono anche avvolgere una a una e utilizzare per dei graziosi regali. Eccovi la ricetta dei Gueffus o SospiriGueffus o SospiriIngredienti:

500 gr di mandorle

300 gr di zucchero

3 cucchiai di acqua di fiori di arancio

1 limone non trattato (io ho usato la mia Crema di limone)

Procedimento:

Ho pelato le mandorle, gettandole per qualche minuto in acqua bollente, le ho private della pelle e le ho messe sulla placca del forno. Le ho fatte tostare in forno caldo, circa 150°, per 10 minuti, infine le ho passate nel mixer riducendole in farina.

Ho messo in una casseruola circa 200 gr di zucchero, ho aggiunto 1 decilitro circa di acqua e l’acqua di fiori di arancio. Ho fatto sciogliere su fuoco dolce e quando il liquido cominciava a prendere bollore, ho abbassato la fiamma al minimo e lasciato che lo sciroppo diventasse denso. A questo punto ho aggiunto la farina di mandorle, mischiato e cotto a fiamma bassa per qualche minuto. Ho spento, profumato con un cucchiaino circa di crema di limone (se non p’avete va bene la scorza grattugiata). Gueffus Sospiri

Quando il composto è diventato tiepido, ho formato con le mani inumidite tante palline, grosse come nocciole e le ho fatte rotolare nel restante zucchero previsto. Gueffus o Sospiri Ho lasciato asciugare le mie palline e poi …. mannaggia che buone!! Non potete immaginare quanto sono buone. Ammesso che vi avanzano, come ho già detto, potete metterle in scatole di latta. Gueffus o Sospiri Guardate che carine anche confezionate come delle caramelle, non sono carine? Gueffus o Sospiri

 Trovate la mia ricetta anche sul Magazine di Lorenzo Vinci; QUI

Grazie per avermi letto fino a qui, forse sono stata un pò prolissa ma le cose da dire erano tante. Alla prossima.

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27 pensieri su “Sardegna – Gueffus (Sospiri)”

  1. Ciao Terry, vado pazza per i gueffus, li mangiavo sempre quando andavo in Sardegna!!! Grazie per la ricetta, pensavo fosse più difficile prepararli…bravissima!!!
    bacioni, buona serata…

    1. No, è molto semplice, il problema è riuscire a fermarsi e non mangiarli tutti!! Davero li conoscevi? Io non li avevo mai sentiti, pensa che ignorante che sono. Graize mille Ely buon week end tesoro

      1. Ciao se vuoi tornare in Sardegna vieni a Cabras in provincia di Oristano e girati le coste del sinis..spettacolare e da noi costa meno. I gueffus provali senza cuocere niente..sono buonissimi.😋😋😋

        1. Ci sono stata a Cabras, molto bella e particolare. Forse non hai letto ma io la Sardegna l’ho girata abbastanza bene, non mi sono fermata (anzi veramente ci sono solo passata) nelle zone vip … non posso permettermele e non sono per me, mi sentirei in imbarazzo per il troppo lusso. Io sono stata in posti “normali”, ho circumnavigato l’isola e ripeto, bellissima senza dubbio. Se dovessi tornarci ti contatto così almeno mi farai spendere meno, d’accordo? Ti ringrazio per i consigli. A presto

  2. Non sono mai stata in Sardegna e ad essere sincera non mi ha mai nemmeno attirata più di tanto, forse perché troppo “vip”!!!. Se proprio dovessi scegliere preferirei una vacanzina in Sicilia, una balla scorta di mandorle d’Avola e poi giù a preparar “sospiri” 🙂
    Sto sospirando davvero alla vista di questi bon bon, da “drogata” di mandorle mi ci farei seriamente del male!
    Un bacione, buona giornata

    1. Eh si sono d’accordo meglio la Sicilia, come ho anche scritto, vuoi mettere? Cara Federica se assaggi questi sospiri è proprio difficile fermarsi, sono buonissimi!! Grazie tesoro a presto

  3. non sono carine, sono deliziose! io ho amato la sardegna quando ci sono stata da bambina ma amnche se ho una gran voglia di rotornarci, non riesco a convincere l’ale che il bel mare non è solo il suo siciliano! 🙂 aiuto! magari se gli facci qst ricettina dolce lo porto sulla retta via? 😉

    1. Ha ragione Ale, sono d’accordo mille volte con lui; la Sicilia è il paradiso. L’hai già vista la Sardegna, no? Basta, goditi la Sicilia e i siciliani, scolta la ziaTerry 😉
      Questi però li puoi tranquillamente fare con le mandorle siciliane, sai che bontà?

  4. Terry… ma è così tanto tempo che non passo da te? Mamma mia che vergogna!! Non ridere, la prima volta che andai in Sardegna pensavo di arrivare lì e trovare le Maldive, perchè tutti mi avevano raccontato il suo mare. Non ti dico in che paese ero, ma quando vidi il mare dissi “E questo è?”… poi la volta successiva sono stata a Villasimius… il paradiso!!! Quindi magari ci torni un’altra volta e ti ricredi… In ogni caso questi pallocchi non li conosco! Proverò! Un bascione!!!

    1. No, forse non mi sono spiegata: la Sardegna è bellissima ma quando l’hai vista una volta costa talmente tanto che non vale la pena tornarci, a mio parere. Ci sono anche in Italia tanti di quei posti meravigliosi, dovve con molto meno ti trattano anche meglio. Io di certo, non ci tornerò più. I sospiri provali Patti perchè sono meravigliosi! Un baciotto a te

    2. Ciao pattipatti..io sono sarda e abito in provincia di oristano.da noi ci sono tanti b&b da 25€ al giorno e non c’è bisogno di andare a Villasimius per vedere il paradiso. Cerca di Internet San giovanni di sinis, Tharros, Is Arutas..e guarda. Sono tutte spiagge libere. Tutti per Sardegna intendono costa Smeralda stintino chia pula Villasimius ma c’è anche la costa del sinis che è spettacolare..Cerca anche Putzu Idu, Sa Rocca Tunda, S’Anea Scoada, S’Archittu..e vieni a farti una vacanzina ☺

  5. Neanche io conosco questi o allocchi…però le pardulas le conosco e mi piacciono da morire!
    Sono d’accordo con te che il mare è da togliere il fiato però troppo cara…sul carattere non saprei però tieni conto che sono isolani e credo non sia facile sentirsi parte di una terra lontana…tanto da chiamarla il continente
    Un abbraccio cara Terry

    1. Si, hai ragione sono proprio diffidenti ma ci sta, fa parte del loro carattere, dovrebbero solo essere un pochino più socievoli con i turisti, in fondo il turismo è una gran bella risorsa per loro e non è bello che la gente poi non ci torni più, non credi? Allocchi? Cosa vuol dire allocchi? Sospiri si chiamano, non allocchi. Un grande bacio a te

  6. Ciao Terry cocchina bellissima ricetta la provo come le fai tu io ne ho un altra che si tramanda da generazioni peccato che non sei stata bene in Sardegna i sardi sono molto ospitali mi dispiace tanto akiss kiss Mary

    1. Tu lo sai, l’unica persona ospitale che ho incontrato sei giusto tu ma a te non ti considero sarda, tu sei lombarda più di me!! Quindi non conti. Si, devo dire che è dispiaciuto molto anche a me e poi la cosa che mi ha dato enormemente fastidio è l’approfittarsi dei turisti con dei prezzi così gonfiati. Non pensi che se tenessero i prezzi più competitivi la gente tornerebbe più volentiri, visto la meraviglia di mare e paesaggi che hanno? Ti abbraccio tesoro e fatti sentire più spesso!

  7. Ciao Terry, apprezzo molto il tuo blog e le tue ricette..intervengo però sui vari commenti fatti per la Sardegna. Sono sarda e mi sorprende molto il tuo commento su noi…io non posso sapere quali posti hai visitato ma posso immaginare che tu abbia scelto le classiche “mete turistiche” dove i prezzi sono un pò più alti… Non giustifico( !) ma credo che la situazione non sia diversa in nessuna Regione d’Italia perchè anche a me è capitato di visitare luoghi noti spendendo più del dovuto … E’ vero, siamo diffidenti, ma se conosci un sardo sai bene quanto sia ospitale, gentile, leale, onesto e premuroso con il suo ospite… evidentemente ci sei solo passata vicino!

    1. Vale mi spiace che tu ti sia risentita ma naturalmente io non ho incontrato tutti i sardi ed è naturale e me lo auguro che non siano tutti chiusi, taciturni e riservati! Io, come ho anche scritto, ho girato per conto mio, fermandomi a dormire e mangiare nei piccoli paesi e ho evitato accuratamente le solite mete turistiche altrimenti mi ci sarebbe voluto il doppio di quanto ho speso! Come ho scritto a me piace mischiarmi alle persone del posto, frequentare mercatini rionali e posti comuni. Infatti non ho raccontato del caffè bevuto a Porto Cervo e pagato 4,50 euro al banco! Quello lo posso mettere in conto. Ma gli spaghetti al pomodoro al baracchino della spiaggia a 12.00 euro a porzione, no che non lo capisco. Non prendertela, secondo me voi che ci abitate non vi rendete nemmeno conto come pelano i turisti e questo non lo ritengo giusto. Così i turisti scappano. Comunque ti ringrazio per i complimenti al mio blog, spero che continuerai a seguirmi. A presto

      1. Nessun risentimento…solo un piacevole scambio di opinioni!!Continuerò volentieri a seguirti 😉 farei un torto a me stesse privandomi delle tue ricette!

    1. Ciao Daniele, io non ho fatto altro che raccontare la mia esperienza. Nulla toglie che sono certa ci siano sardi un pochino più aperti e meno diffidenti nei confronti dei turisti. Per quanto riguarda i costi invece lo ribadisco, anche perchè mi sono confrontata con diverse persone che vengono in Sardegna spesso. i prezzi non sono proprio alla portata di tutti e questo non è un mio punto di vista ma un dato di fatto. Detto questo la vostra è una regione meravigliosa che comunque porto nel cuore. Una natura incontaminata e bellezze indimenticabili. Beati voi che ci vivete.

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