Piemonte – la Panissa

Oggi andiamo in Piemonte. 😉 La ricetta di oggi non è fatta da me ma da due carissimi amici nella loro cucina. Dovete sapere che io frequento un gruppo di cookine, conosciute su cookoraund e ci frequentiamo anche al di fuori del forum. Con Anna e Loris, abbiamo un rapporto particolare, sopratutto io con Anna. Con lei è tutto semplice, anche parlare delle cose mie più intime, come se ci conoscessimo da sempre. Non so se capita anche a voi di conoscere delle persone con cui da subito scatta quella sinergia intima e allora è come se avessimo vissuto tutta la vita insieme, come una sorella. Ecco, questo è il mio sentimento per Anna. Credo che anche per lei sia così, tanto che quando ha visto che cominciavo questa rubrica delle Regioni di Italia, mi ha proposto di cucinare e fermare in immagini questa ricetta, così tipicamente piemontese, per me.

L’abbiamo mangiata un paio di volte a casa loro e devo dire che io l’adoro e mio marito, che legumi non ne mangia nemmeno morto, per questo piatto fa un eccezione e ne va davvero ghiotto. Ci vogliono alcuni ingredienti particolari ed ecco perchè l’hanno cucinata loro per me; Fagioli di Saluggia e il Salame d’la duja. Vi metterò la ricetta classica della mia Enciclopedia e tra parentesi e in rosso, le dosi dei miei amici. La ricetta classica dice di fare un trito con le verdure e cuocere poi il riso insieme a tutti gli altri ingredienti, invece la mia ricetta dice di fare un brodo di carne classico, con dentro anche le verdure. Io vi consiglio di provare la mia ricetta, anzi di Anna e Loris e vedrete che non ve ne pentirete. Andiamo alla ricettta? Pronti via 20140202_131434Ingredienti per 4 persone:

Procedimento…Dosi per 4 persone
150 gr di fagioli di Saluggia (200 gr)
(un fondino di prosciutto crudo)
4 cucchiai di olio evo
50 gr di lardo
1 cipolla (+1 cipolla media)
1 carota
1 costola di sedano
1 ciuffo di prezzemolo
(1 pezzo di carne da bollito che poi userete magari per fare delle polpette)
100 gr di salame d’la duja
1 dl di vino rosso (Barbera)
300 gr di riso vialone nano o Carnaroli (400 gr)
(1 cucchiaio di concentrato di pomodoro)
50 gr di formaggio grana grattuggiato
sale e pepe
La PanisciaProcedimento:
Il giorno prima fate bollire un pezzo di carne con tutte le verdure e preparate un brodo. La sera prima mettere a bagno i fagioli e tenerli tutta la notte. Al mattino farli cuocere per circa mezz’ora con il fondino di prosciutto crudo, non aggiungete sale. Alla fine serviranno circa mezzo litro del brodo di carne e lo stesso peso circa del brodo dei fagioli. Tenete entrambi i liquidi, al caldo, vicino al risotto, quando lo cucinate. 20140202_124932Fate soffriggere la cipolla media a fettine nel lardo, aggiungere il salamino, un cucchiaio di concentrato di pomodoro, rosolate per bene e aggiungete il riso, fate tostare e sfumate con del vino rosso corposo (la Barbera è il vino più indicato). La Paniscia1 A questo punto cominciate a unire il brodo di carne e quello dei fagioli, alternativamente, piano piano al bisogno, come tutti i risotti. Verso fine cottura del riso, aggiungere anche i fagioli. Mantecate con il grana e servite. La Panissa, rispetto a un risotto milanese, resta più asciutta, meno all’onda.
Se non trovate i fagioli di Saluggia potete sostituire con i borlotti. 20140202_131459
Grazie mille a Anna e Loris, prima di tutto per la loro preziosa amicizia e poi per il reportage fotografico e la ricetta. ♥

35 pensieri su “Piemonte – la Panissa”

  1. tesoro buongiorno:* ormai è diventato un appuntamento fisso venire a sbirciare le tue proposte regionali! lo sai che mio marito è piemontese? ma io non ho mai preparato la panissa.. mamma mia quante cose che si imparano… un piatto importante, saporito ricco, insomma da provare:) grazie per gli spunti:* ti mando un caro abbraccio terry:)

    1. Grazie Simo, si merita davvero di essere provato perchè è buonissimo! In questa rubrica sto cercando di fare delle ricette poco note, proprio per scoprire dei piatti magari poco conosciuti ma non per questo meno buoni. Un grande abbraccio a te tesorino

  2. Per prima cosa ti ringraziamo per aver pubblicato e documentato la nostra specialità vercellese,la cui ricetta si tramanda in famiglia da almeno tre generazioni.
    Un piatto cosi saporito ed importante riesce sempre ad essere il “clou” del pranzo ed a rinsaldare e aumentare anche le amicizie più preziose.
    Grazie….tvb
    Anna e Loris

    1. Sono contenta, il mio intento è proprio quello di far conoscere ricette poco note ma notevoli (gioco di parole) 😉

  3. Io sono Piemontese e abito tra Novara e Vercelli, proprio in mezzo alle risaie, nella patria della Panissa!!! Quindi amooooo questo piatto che, se fatto bene, è eccezionale, non delude mai!!!
    E’ sempre un piacere leggere le tue ricette regionali cara Terry!
    Un bacio

    1. Grazie mille, davvero di cuore! Per mancanza di tempo non riesco a far girare i premi che ricevo, infatti l’ho anche scritto in alto a destra su questa pagina. Comunque ti ringrazio per i complimenti. A presto

    1. Io e te dobbiamo ASSOLUTAMENTE vederci e abbracciarci, comincio a sentirne proprio la necessità! Ti devo passare parte della mia energia così poi passa la bua ♥

  4. Ciao Terry 🙂 Che bontà, complimenti a Anna e a Loris e grazie a te per aver condiviso questa bella ricetta! 🙂 Ti abbraccio forte e ti auguro fin d’ora uno splendido weekend <3

  5. Ciao tesoro bello!
    pensa che sulla carta io sarei piemontese :))) sono nata a Torino. Da genitori emigranti ovviamente :)e, nonostante abbia tanti parenti a Torino (quelli che non sono mai “tornati”) questo piatto non lo conosco proprio, mai mangiato da loro. Eccerto, continuano a cucinare roba del sud!!!
    Eh, quante cose si imparano qui…
    Ciao beddha mia, un bacione!

    1. Te vist bela tusa? Eh certo che se cucinano le orecchiette o i pasticciotti …. Sono contenta di dare qualche informazione in più sulle ricette regionali. Del resto siamo il paese al mondo, e scusami sottolineo AL MONDO, dove potresti mangiare un piatto diverso tutti i giorni per almeno un anno!! Abbiamo una così vasta gamma di ricette, altro che all’estero. Ti bacio bella rossa del mio cuore.

      ps sai che oggi ho visto E.T.?

      1. Condivido, e forse copriamo più di un anno, le regioni sono tante e a volte anche da città a città ci sono ricette diverse
        Brava è bello divulgare le ricette regionali, io questa non la conoscevo, ne avevo sentito parlare

  6. E’ molto bello spaziare nelle cucine altrui e trovo che la cosa più bella dell’amare il cibo e tutto quello che ci gira intorno sia proprio l’interagire con altre persone, incontrarsi e divertirsi insieme

    1. Concordo su tutto. Infatti amo trovarmi con amici che hanno culture del cibo e non solo, e scambiarci ricette e consigli. A presto

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