Valle d’Aosta – Schwoarze Rediene (Gnocchi di grano saraceno)

Eccomi qua, come promesso con la ricetta regionale, questa settimana andiamo in Valle d’Aosta. Come tutte le cucine di montagna, quella valdostana è ricca di piatti robusti, energici e corroboranti. Famoso anche per la famosa Fontina valdostana ma anche per le sue farine rustiche, le erbe locali, l’orzo e le castagne, nonchè la servaggina, che si presta a cotture lunghe e pazienti. Il nome della ricetta di oggi è assolutamente impronunciabile, praticamente sono dei gnocchi di grano saraceno, conditi con speck, molto semplimente. Li conoscete? Io non li conoscevo e come sapete, per questa rubrica vado alla ricerca di ricette tipiche, poco note. Spero vi piacciano.

La forma non doveva essere questa, ma si doveva formare con due cucchiaio, tipo delle quenelle. Siccome a me piacevano più piccoli ho cambiato la forma e vi dico che, la prossima volta che li farò, saranno ancora più piccoli, tipo chicche. Inoltre a mio parere le quantità scritte sono un pochino misere … l’idea originale era per quattro persone, io giustamente visto che siamo in due, ho dimezzato le dosi; sono molto scarse. Perciò secondo me queste vanno bene per tre persone, fate le proporzioni a seconda di quanti siete in famiglia. Anche lo speck doveva essere fatto a pezzetti, io invece ho comprato dello speck a fette e tagliuzzate con le forbici. Il pezzo di speck che ho trovato in vendita era troppo grosso e avrebbe vagato in giro per il frigo. 016Ingredienti per 4 persone (così pare ma considerate per 3 che è meglio!)

250 gr di patate

200 gr di farina di grano saraceno

25 gr di farina bianca

2 uova (facoltativa, potete usare anche acqua)

sale e pepe

per il condimento:

40 gr di burro

100 gr di speck

1 ciuffo di prezzemolo, salvia, rosmarino o altre erbe di stagione

Procedimento:

Ho sbucciato e tagliato a tocchi la patata e messo in una ciotola nel micro onde per 8 minuti, coperta da pellicola, fino a cottura. La ricetta dice di lavare e mettere a bollire intera, vedete voi come preferite, io avevo fretta. Ho poi passato allo schiacciapatate e unito alle farine, mischiate tra loro, insieme all’uovo (se mettete l’acqua calcolate circa lo stesso peso delle uova), salate e pepate. 2014-03-201Io di solito non salo gli gnocchi, preferisco salare in acqua poi.  Ho formato la mia palla di pasta, infarinato leggermente e formato i miei cilindretti di pasti. li ho poi tagliati a tocchetti, come vedete in foto. 2014-03-203Ho messo a bollire l’acqua e nel frattempo ho messo il burro a sciogliere in padella, ho unito lo speck a pezzetti. Ho fatto rosolare leggermente. Ho tritato le erbe. Ho gettato gli gnocchi in acqua bollente salata e quando vengono a galla sono pronti. Li ho gettati nella padella, insieme allo speck e per ultimo ho aggiunto le erbe. 013Voilà 😉 014018

23 pensieri su “Valle d’Aosta – Schwoarze Rediene (Gnocchi di grano saraceno)”

  1. Adoro tutti i tipi di gnocchi, la ricetta è molto invitante, da provare, il gusto della farina di grano saraceno è davvero particolare.
    Complimenti, la rubrica è molto interessante.
    Un abbraccio!

    1. Sono contenta che ti piaccia, grazie. Si, a me piace molto il gusto del grano saraceno, poi il sapore dello speck gli dona quello sprint in più. A presto

    1. Dolci di certo no ma nemmeno amarognoli. Il grano saraceno ha un suo sapore particolare, a me piace molto. Fatti così poi c’è il sapore dello speck e il profumo delle erbe che danno quello sprint in più. Insomma a noi sono piaciuti.

  2. Terry…che buoniii….amo la farina di grano saraceno ma non so perchè non l’ho mai utilizzata per gli gnocchi…non conoscevo questo piatto valdostano….quella valdostana è una cucina che mi piace molto, semplice, rustica e molto saporita…. Buonissimi davvero…anch’io sono d’accordo con te…li farei belli piccini…come le chicche….

    Un abbraccio grande
    monica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.