Ciambelle come quelle del bar. Chi l’ha detto che le Ciambelle si fanno solo a Carnevale? I miei nipotini se ne sono innamorati e ora ogni tanto le faccio, anche se non è Carnevale. La ricetta arriva da Chiarapassion, da sempre una garanzia quando cerco qualche ricetta in particolare. Grazie Enrica.
Io ho provato a farle anche al forno ma vi dico di lasciar perdere, non ne vale la pena … a noi non sono piaciute perchè l’impasto è poco dolce e occorre tagliarle e farcirle perchè siano appena decenti. Fritte sono tutta un altra cosa. Lo so, il fritto fa male ecc ma alla fine non è proprio vero. Certo, non bisogna esagerare e friggere solo ogni tanto ma se il fritto è fatto bene, non fa male, anzi. Pare faccia bene al fegato un buon fritto ogni tanto. Ciambelle come quelle del bar
Ingredienti per una ventina di Ciambelle
125 ml di acqua
125 ml di latte
10 g di lievito di birra fresco
30 g di zucchero
1 uovo
la buccia di un arancia (o limone) grattugiata
1 pizzico di sale fino
250 g di farina manitoba
250 g di farina 00
50 g di burro morbido
2 lt di olio di semi (io girasole)
Zucchero e cannella per decorare a piacere
Procedimento
Io come sempre ho impastato con il mio fedele Bimby ma potete usare una qualsiasi impastatrice, procedendo come ora vi spiego, nella ciotola. Versare l’acqua e il latte tiepidi o se usate il bimby come me, procedete a 37° per 2 minuti. Ora aggiungere lo zucchero e il lievito sbriciolato, facendo sciogliere il tutto. 2 minuti vel. 2
Unire ora la buccia dell’agrume scelto, grattugiata, l’uovo e impastare tutto insieme, 3 minuti funzione spiga. Dal misurino aggiungere tutta la farina, poca alla volta, mentre il bimby gira o la vostra impastatrice impasta. Per ultimo aggiungere il burro morbido e finire di impastare.
Versare il composto sul piano di lavoro leggermente imburrato e dare dei giri al centro, formando un panetto. Si sarà formata una buona maglia glutinica che servirà a rendere leggere le nostre ciambelle. Mettere questo panetto in una larga ciotola, leggermente imburrata anche essa. Coprire e lasciar raddoppiare. Qua dipende dalle vostre temperature. Da me ci sono volute tre ore.
Prendere il vostro panetto e col piano leggermente infarinato, stenderlo con un mattarello a uno spessore di più di mezzo centimetro. Con un coppapasta (ma anche con una scodella) tagliare le Ciambelle e con la punta di un sac a poche, formare il buco al centro.
Sistemare le ciambelle ottenute su la placca del forno, rivestita di carta forno. Coprire e lasciar lievitare per circa un oretta. Ora tagliare con le forbici la carta forno, sotto ogni Ciambella; andrete meglio a metterle nella padella a friggere.
Mettere a scaldare in una pentola alta, circa due litri di olio di semi (io girasole) e scaldatelo. Se avete il termometro, a crica 170° altrimenti usate il classico bastone di legno o ancora uno dei ritagli delle ciambelle, per vedere quando l’olio è pronto. Friggere poche ciambelle alla volta, io due per volta, mettendole in pentola con il pezzo di carta forno sotto, che andrete poi a togliere appena si stacca.
Girarle un paio di volte, fino a completa cottura. Ora scolarle per bene su carta assorbente e passatele subito nello zucchero semolato (e cannella) o se preferite zucchero a velo. Sono buonissime appena fatte ma anche il giorno dopo (se ci arrivano) restano ancora mobride e golose.
Buona domenica a tutte e, visto che oggi è la sua festa, auguri a tutte le mamme! Questa ricetta potrebbe anche essere un buon dolce da offrire alle nostre mamme. Io oggi alla mia le ho preparato una bella Crostata con la confettura di more, fatta da me lo scorso anno. Mi era rimasto l’ultimo vasetto.
io ho la fortuna di avere ancora qui con me la mia mamma e cerco di godermela, per quanto questa vita caotica me lo concede. Ha la bellezza di 87 anni ad agosto ma ha una mente vivace e acuta e ringrazio il cielo per questo. Certo fisicamente è un pò acciaccata ma visto l’età, ci sta.
Godetevi le vostre mamme se le avete, coccolatele, fatele sentire amate, siategli grati, anche se a volte vi fanno arrabbiare. Non esiste un manuale per essere una buona madre e ognuna di noi, fà quello che gli riesce meglio. Grazie mamma e tantissimi auguri a chi è mamma e mi sta leggendo.
Mi lecco già le dita :)) Hai ragione: fritte sono tutta un’altra cosa.
Anch’io ho la mia mamma, 86 anni fra qualche giorno, ancora in gamba ed indipendente.
Un abbraccio e buona settimana
Allora coccoliamocele le nostre mamme, fin che le possiamo ancora abbracciare. Un abbraccio anche a te Dani
Ciao Terry, che belle le tue ciambelle, e sul fritto hai ragione, ogni tanto ci sta ed è una gratificazione per il palato! Un abbraccio auguri alla tua mamma e anche a te, nonostante il ritardo 🙂
Grazie mille Carla, ricambio l’abbraccio
Sono assolutamente d’accordo i dolci fritti vanno fritti… Quelli che dicono che cotti al Forno risultato non è vero. Vedi le chiacchiere… o le frittelle in generale. Cambia proprio la consistenza e il sapore, Per carità se una dieta si accontenta altrimenti meglio poco ma buono! Non mangio ciambelle e bomboloni credo da una dozzina d’anni, una con la crema la vorrei proprio!
Come ti capisco … anche questo abbiamo in comune, la dieta periodica o quanto meno perenne ahahahahh. Purtroppo alla mia età il minimo sgarro lo pago e tu capisci che con tre nipoti (nonna mi fai questo, mi fai quello ecc) è difficile resistere alle tentazioni. Ce la faremo, forza e coraggio 🙂
Bravissima, io le adoro, da mangiare tutto l’anno!!!!
Potendolo fare, sottoscrivo!
Hanno un aspetto golosissimo…io non ho il coraggio di friggere in casa 😛 ma assaggerei volentieri le tue 😛
Grazie per essere passata in mia assenza e grazie per le tue parole di sostegno!
Un forte abbraccio Terry e a presto!
Figurati Consu, la vita è fatta di mille gradini e mille consapevolezze. Mi fa piacere incrociarci ogni tanto. Un abbraccio a te
Eh sì! Certe cose in versione fritta sono ineguagliabili. E poi una volta ogni tanto, diamine 😀
Ciao Terry! Sì ci sono. Ritmi diluiti ma ci sono.
Smack!
Guarda Terry mi segno la ricetta perché è il mio dolce preferito. E’ la ciambella della mia infanzia, adoravo mangiarla e sentirmi tutti i granelli di zucchero intorno alla bocca e sul naso. E’ uno dei ricordi più dolci che ho, mia mamma me la comprava sempre dopo un esame del sangue…. perché mi dovevo riprendere!
Poi qui a Roma insieme alle bombe alla crema sono la colazione al bar per eccellenza! Bellissime e buonissime le tue!!