Eccoci alla terza ricetta della nostra Rubrica ricette italiane; oggi il Veneto e il Fegato alla veneziana. So che molte persone sono restie a mangiare le frattaglie. Io ho cominciato a mangiarle qualche anno fa, quando ho dovuto introdurre le proteine nella mia dieta, allora carente di ferro. Devo dire che non mi dispiace, sopratutto con questa ricetta. Io lo accompagno con della morbida polenta bianca, anche questa tipica di questa regione.
Vi faccio un copia/incolla dalla mia enciclopedia, da cui sto estrapolando le ricette regionali: Anticamente, nella preparazione di questo piatto si aggiungeva qualche goccia di aceto di vino. Il motivo di questo insolito abbinamento era di carattere pratico. L’aceto serviva per coprire il forte odore che il fegsato assumeva dopo alcuni giorni, in mancanza del frigorifero.
Devo dire che io, molto inconsciamente (l’ho letta da poco questa postilla) ho l’abitudine di sfumare le cipolle con poco vino bianco, che comunque con la sua acidità, dà un sapore più deciso al piatto. Inoltre vi dico, che sempre incosciamente, la mia ricetta è precisa a quella riportata sul libro, con l’aggiunta del vino. Non ricordo nemmeno più chi me l’aveva data, comunque me l’hanno dato fedele alla ricetta tradizionale 😉 Ingredienti per due persone:
250gr di fegato (il mio di vitello)
200gr di cipolle
15gr di burro
2 cucchiaio di olio evo
poco vino bianco
prezzemolo tritato
sale e pepe
Per accompagnare della polenta (la mia bianca)
Procedimento:
Prima di tutto ho messo su la polenta, io la faccio con il bimby. Voi fate come volete, potete usare anche quella precotta, certo non è buona come quella che deve cuocere per almeno 40/50 minuti ma è un giusto compromesso. Ve la faccio vedere già cotta ma per averla bella calda, insieme al fegato, calcolate i vostri tempi. Io prima la metto in una ciotola per qualche minuto, così prende la forma e poi la ribalto sull’apposito tagliere di legno. Ho pulito e affettato sottilmente la cipolla. L’ho messa in una padella con l’olio e il burro caldo, Ho girando bene, sopratutto all’inizio, sfumando con il vino bianco, ho salato e portato a cottura con il coperchio. Ci vorranno circa 15/20 minuti, ricordatevi di girare ogni tanto e tenete il fuoco medio, non troppo alto. Se le vostre cipolle sono poco acquose e non sono ancora cotte, anzi, tendono a prendere colore, aggiungete pochissima acqua. Quando le cipolle erano cotte, ho alzato la fiamma e aggiunto il fegato, tagliato a tocchetti con la forbice. Qui dovete tenere girato per circa 5 minuti, facendo cuocere il fegato da tutti i lati. Io di solito, assaggio, regolo di sale, aggiungo un giro di pepe e del prezzemolo tritato. Ho servito con la mia polenta e voilà. A me il fegato piace appena cotto e così è anche la ricetta originale, se preferite potete cuocerlo un pò di più ma attenzione, perchè diventa stopposo se lo cuocete troppo.
Avete mai mangiato il fegato? Le mangiate di solito le frattaglie? Mangiate ogni tanto fanno bene e ho scelto apposta questa ricetta del Veneto, perchè ritengo che non sia tenuta nella giusta considerazione. La trovo molto saporita e vi consiglio di provarla, poi mi direte.
Ciao Terry, sei talmente produttiva che non riesco a seguirti in tutti i tuoi post…che ricchezza questo tuo spazio!!!
ma oggi che si parla di Veneto, la mia regione, un saluto te lo faccio! 🙂
nemmeno io adoro il fegato, ma fatto così mi piace, è molto molto gustoso. e da brava Polentona…amo la polenta in ogni sua variante!!!
Bella questa rubrica con piatti regionali. Brava!
Ti piace? Sono contenta. Mi è venuta l’idea guardando la mia enciclopedia, ci sono moltissime ricette molto, molto belle. Vedrai settimana prossima cosa sto preparando. Pubblico troppo? Pensa che ho talmente tante foto e ricette già pronte che potrei stare un anno senza cucinare!! A me piace un sacco cucinare e sopratutto impastare. Un bacio
Da vicentina ti dico che con questo piatto i veneziani ti eleggerebbero loro ambasciatrice ! Nelle osterie di Venezia lo servono proprio così ! Bacione !
Che bella cosa che mi hai scritto! Grazie, sono davvero felice di averla eseguita secondo tutti i crismi. Pensa che mio marito non va matto per il fegato ma così lo trova molto goloso. Un grande bacione anche a te
Oh amica mia…. sarà sciocco quello che sto per dirti ma mi hai commossa!! <3 <3 Lo sai che questa ricetta la faceva mia mamma quando ero piccina? Mio nonno Avenente era veneto ed è una delle prelibatezze che le ha insegnato. Non ho mai sopportato il fegato eppure.. questo era l'unico modo che riusciva ad ingolosirmi, e non poco!! Grazie, sia per questo tuffo nel passato che per quelle curiosità che non conoscevo! TVTTTTTTTTTTTTTB!
Grazie carissima Ely adorata! Ora non lo mangi più? Se vieni a trovarmi mi sostituisco alla tua mamma e te lo preparo. Ho scoperto che hai la stessa età di mia figlia! Ti abbraccio tesoro mio, a presto
No Terry…qui non ti accompagno..non ci riesco..non mangio nulla che sia frattaglia..però, penso che la ricettina potrei provarla con altro tipo di carne 😉
Ti abbraccio forte <3
Certo che si, potresti preparare delle fettine di pollo o di maiale con questa ricetta. Viene buonissimo lo stesso. Prova e poi mi dirai. Lo so che le frattaglie piacciono poco, ne sono consapevole ma l’alternativa era il Baccalà alla vicentina, altro mio piatto forte. Ho scelto questo perchè per il baccalà è un lavoro davvero lungo e oggi si corre troppo. Buona serata gioia mia
Da noi il fegato è un piatto tipico (parlo del fegato di agnello!), soprattutto del pranzo di Pasqua e si chiama “coratella”. Si prepara in maniera simile a questa. A me piace molto!
E mi piace molto anche questa tua rubrica regionale!
Complimenti Terry!
Un bacione!
Grazie Emanuela, sono contenta che vi piaccia. Per settimana prossima sto preparandovi una sorpresa, spero gradita. La coratella la conosco, buona anche quella. Un abbraccio
tesoro sono riuscita a risponderti alla mail.. ti abbraccio forte!
Grazie mille Vally, grazie lo stesso. Ti abbraccio forte anche io
Con un papà veneto ho mangiato più volte il fagato con le cipolle, devo dire che mi piaceva, ma crescendo i miei gusti e la mia alimentazione sono cambiati e non lo mangio più. Comunque è un buon piatto della tradizione
Un salutone Susy
Vero Susy, crescendo i gusti cambiano. Per me è stato l’opposto; mai mangiato carne e men che meno le frattaglie. Rabbrividivo solo al pensiero, ora invece, qualche volta, non mi dispiace. Buona serata tesoro, a presto
e forse forse così piacerebbe anche a me il fegato…chissà! 😀
Io credo proprio di si, provalo. E’ anche veloce da fare. Un bacione tesorino della zia
No Terry, nun gliela fò… ci ho provato, nonn ti dico mia mamma da piccola quanto ci ha provato e non ci è riuscita… Mio marito invece ne è golosissssssimo… proprio alla veneta gli piace tanto… Te lo mando su qualche volta così glielo prepari? Un bascione!
Solo se lo accompagni tu, per te faccio qualcos’altro che ti piace! Magariiiiiiiiiiiiiiii 😉 Fa niente tesoro, preparalo anche con altri tipi di carne, come ho detto sopra a Mary, puoi usare anche pollo o maiale. Un baciotto a te
Ma certo che ho magiato il fegato!
A me piacciono moltissimo i fegatini di pollo con la polenta calda, il fegato di coniglio fritto in padella con un uovo fatto sempre al tegamino, il fegato di maiale nella rete, e ne vogliamo parlare della coratella di agnello?
Il fegato di vitello alla veneziana e buonissimo!! La polenta la faccio anch’io con il bimby ma preferisco quella tradizionale.
Un abbraccio Terry, sei sempre brava!!
Grazie mille Any, detto da te che sei bravissima a fare tutto! Un abbraccio anche a te
Terry carissima dolcissima!
Io faccio spessissimo i fegatini/cuoricini di pollo, a casa ne andiamo matti, io per prima 🙂
cipolla, [rigorosamente grattugiata, non mangiamo, apparentemente, cipolla:) cioè non si deve vedere e si deve ignorarne la presenza:)))], olio, vino e alloro. Deve poi rimanere tanto sughetto per fare la scarpetta, e i cuoricini si devono rigorosamente dividere nei piatti in numero uguale!!!
Il fegato di vitello, invece, non lo cucino quasi mai, e lo preferisco alla griglia condito con olio crudo e un goccio di vincotto o aceto balsamico.
Quindi questa ricetta mi è assolutamente congeniale, con l’unica variante che la cipolla, ovviamente, la farei “sparire” (grattugiandola) e come sempre, ne negherei fino alla morte la presenza :)))
Un abbraccio tesoro, mi piace questa rubrica regionale!
Direi che si può fare, anzi fa la puccetta buona che dici tu, che con la polenta …. mamma mia che bontà!! Anche tu non scherzi in cucina eh?! Sei bravissima. Un abbraccio grande bella rossa. ♥
Che delizia, io le frattaglie le mangio tutte, sono gustose, costano poco e poi se si deve sacrificare la vita di un animale é anche giusto non mangiare solo le parti ‘nobili’. Vedi, gira che ti rigira, i piatti della nostra tradizione sono sempre i più buoni. Baci!
Verissimo, condivido quello che hai detto! Perchè mangiare solo le parti nobili? Grazie Silvia, un bacio
Io sono siciliana DOC…ma il fegato alla veneziana lo cucinava benissimo anche la mia mamma.Proprio così…come lo hai spiegato tu. Era buonissimo.A me piace tanto, ma a mio marito ed ai miei figli no…quindi a rinunciare sono io .Brava terry…come sempre
Nooooo e perchè?? Fai come me, cucinatelo solo per te e a loro prepari del petto di pollo sempre con le cipolle fatte così. E’ buonissimo lo stesso. Prepari le cipolle e poi alla fine, dividi da una parte per te e dall’altra per loro. Grazie mille Roby, un bacione
Tardi, ma arrivo.. Terry cara, sei stata perfetta! Specialmente nel cuocere poco il fegato, è il segreto perché rimanga morbido e la lenta cottura delle cipolle è l’altro segreto! Sembra un piatto facile ed in realtà è semplice , ma non così scontato, complimenti! Ora mi vado a leggere i post che mi sono persa, un bacione!
Grazie Sandra, ti aspettavo!! So che tu sei veneta e ci tenevo ad avere il tuo parere! Bene, ora sono contenta. Un bacione tesoro