Treccia al latte con bimby

Buon lunedì a tutti. Oggi riapro ufficialmente la mia cucina affacciata sul blog. Fatto buone vacanze? Avete riposato? Bene, coraggio, si riparte. La ricetta di questa Treccia al latte l’ho trovata sul ricettario Bimby QUI, io l’ho fatta con il lievito naturale e con poche differenze, rispetto alla ricetta originale. L’ho trovata molto buona per la colazione ma anche per una buona merenda, sana e genuina.

Ingredienti:

Per il lievitino: 100 gr di latte

100 gr di farina 0

40 gr di lievito liquido al raddoppio (oppure 2 gr di lievito di birra)

Dopo 12 ore circa ho aggiunto:

100 gr di farina 0

300 gr di farina con prefermento (semplicemente perchè non ne avevo più della 0)

130 gr di latte

130 gr di zucchero

100 gr di burro

5 gr di sale

1 uovo

aroma a picere (io ho messo della scorza di arancia grattugiata e della vaniglia)

Crema di nocciola per farcire

Procedimento:

Ho preparato il lievitino impastando i primi tre ingredienti, ho lacsiato circa 12 ore a t.a., coperto da pellicola. Poi ho messo nel boccale del bimby e aggiunto farina, latte e zucchero; 2 minuti a velocità spiga. Ho quindi aggiunto il burro, il sale e gli aromi; 8 minuti velocità spiga.

Se non avete il bimby potete impastare a mano o nell’impastatrice, come volete. Il mio impasto era anche incordato. Treccia al latte

Ho dato due o tre giri al centro con la spatola, per dare forza all’impasto. Tra un giro e l’altro lo lasciavo riposare 10/15 minuti. Poi ho formato una palla, con la chiusura sotto, cone le mani inumidite e sistemato nella ciotola, coperto con pellicola. Ho lasciato lievitare nella ciotola quattro ore e poi messo in frigo per questione di tempo, ma potete anche finire la lievitazione e poi procedere. Treccia al latte1L’impasto deve raddoppiare. Io l’ho poi tolto dal frigo, lasciato acclimatare e formato la mia treccia, come vedete nella sequenza fotografica.

Treccia al latte6

Lasciato di nuovo lievitare fino al raddoppio. Ve l’ho già detto molte volte ma non mi stanco di ripeterlo; non posso darvi tempi precisi perchè dipende da molti fattori: la temperatura, la forza del vostro lievito, quella della farina che utilizzate … Io mi aiuto molto con il frigorifero per gestire i miei tempi, di solito faccio partire la lievitazione e poi metto in frigo fino a quando posso poi portare a termine la lievitazione. A volte mi capita di tenere in frigo anche più di 24 ore. L’importante è che poi lo lasciate tornare a temperatura ambiente prima di maneggiarlo. Di solito lo metto in forma e poi di nuovo a lievitare, e qui non ci mette mai più di 4 ore se è un impasto ricco di burro e uova, altrimenti se si tratta di un pane circa 2 ore. Ma dipende …. non è detto. Dovete imparare a “guardare” i vostri impasti, a “sentire” la consistenza, deve essere un pò “bollosa” non so se mi spiego. Treccia al latte3

Dicevo quindi che quando è raddoppiata l’ho spennellata con poco latte e messa in forno a 180° per circa 30 minuti. Io ho fatto la prova stecchino. Poi l’ho spolverata di zucchero a velo perchè qui non ho ancora trovato lo zucchero in granella. Come preferite voi. Vi consiglio di provarla perchè è davvero buonissima! Di un soffice da paura, si scioglie in bocca!

Treccia al latte bimby

Treccia al latte4

Treccia al latte5
Treccia al latte bimby

Questa Treccia la porto a Panissimo, la raccolta mensile di Sandra e Barbara, questo mese ospitata dalla Sandra.

finale di stagione

Diario di Funchal – 23 agosto

La mia carriera da “gelataia” è già finita! O forse dovrei dire la mia carriera di “scaricatore di porto” è gia finita? E’ stata una esperienza breve ma intensa! Da questa esperienza ho imparato che le persone più le tratti male e più ti rispettano ahahahahh. In sostanza hanno voluto me per fare i gelati (che sto sempre attenta alla provenienza degli alimenti e al loro contenuto) ma in realtà li fanno con polverine e sostanze varie, preparati insomma. Tutti i gusti sono uguali, utilizzano la base (preparata sempre con polvere e latte a lunga conservazione) e la aromatizzano con preparati industriali, tutti addizionati di coloranti e conservanti! Con tutto il rispetto, davvero una porcheria di gelato. Eppure, nonostante tutto, ne producono davvero tanto. Figuratevi a servire un gelato fatto con tutti crismi, latte, panna e prodotti base, tipo cioccolato, nocciole ecc ecc. Ma se fosse stato solo quello, pazienza, contenti loro, mi adattavo, avendo bisogno di lavorare. Il problema è che avendo due gelaterie, una in cima allo stabile e l’altra a 300/400 mt dal laboratorio, tra i miei compiti c’era anche quello di portare le vaschette di gelato (all’interno di un bauletto termico che ne conteneva 32 kg alla volta) ai due punti vendita. Avete presente la mia schiena come urlava ieri dopo tre giorni? Ecco che ho pensato che la salute prima di tutto, va bene dover lavorare ma se questo mi fa tornare a stare bloccata a letto, come sei mesi fa, proprio no!!!

Quindi ieri, quando sono finalmente riuscita a parlare con il proprietario, il quale mi ha comunicato quanto mi dava di stipendio, ho fatto i miei conti e ho deciso che ci guadagno di più a starmene a casa e aspettare che partano i miei corsi, tanto ormai è solo questione di giorni. Questa mattina mi sono presentata al laboratorio alle otto puntuale, dopo due bus e un ora di viaggio e ho comunicato al capo cucina che questo sarebbe stato il mio ultimo giorno. Gli ho anche detto che non capisco il motivo per cui hanno voluto una maestra di cucina per fare quel tipo di lavoro, che può tranquillamente fare anche una ragazza giovane e forte e non una vecchietta magrina e gracile come me!! E sapete cosa mi ha chiesto? “Ma tu non mi daresti la ricetta per fare il gelato italiano?” Si, ci ho scritto “Giocondo” sulla fronte??!! Gli ho detto tutto quello che pensavo! Che quel gelato se lo presenti a un italiano te lo tira dietro. Che non possono sfruttare le persone così e compagnia bella. Beh mi hanno offerto il caffè, non mi hanno fatto portare nemmeno un baule termico, continuavano a venire a chiedermi se avevo bisogno di qualcosa …. Pazzesco!! E la povera ragazza che è lì da 5 anni ha fatto il somaro tutta la mattina! Secondo me mi odia. Mi dispiace moltissimo per lei ma come si fa? Gli ho risposto che se vuole quando farò il Corso sui gelati, glielo faccio sapere e se vorrà partecipare, trovo un posto anche per loro. E che cavolo!!

25 agosto

Ieri siamo stati a fare una gita con il bus con molte persone che frequentano il Centro comunitario; abbiamo fatto un bel giro per alcune delle spiagge più belle dell’isola, con degna magnata in cima a una della montagne, in un ristorante da cui si gode un paesaggio meraviglioso. Le montagne qui sono tutte verdi, perché sebbene io personalmente non abbia ancora visto una goccia di acqua, in cima piove spesso e c’è abbondanza di acqua sull’isola. Scende a valle attraverso quattro grossi canali che oltre ad irrigare tutto quello che trovano scendendo, servono anche a portare l’acqua in città. Devono aver fatto un sistema di irrigazione sotterranea degno degli antichi egizi!! Non si vede niente ma è tutto verde. Tornando al giro che abbiamo fatto penso che sia meglio che guardiate le foto, spiegano meglio di mille parole.

Questa è la bellissima spiaggia di Calheta, fatta con sabbia proveniente dall’Africa. Per forza di cose le spiagge qui sono quasi sempre di sassi perchè il movimento dell’oceano è spesso molto mosso e porta via tutto quello che trova. Nel caso di questa spiaggia è protetta da muretti da quasi tutti i lati e perciò resta calmo e la sabbia non scappa. 25 agosto

Qua volevo farvi vedere la moda di quest’anno qui a Funchal. Inoltre volevo farvi notare come qui se ne sbattano di cellulite, cuscinetti e smollamenti vari … la signora aveva anche la sua bella età.

075Questa invece una spiaggia di sassi.

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Qua volevo farvi vedere l’Aloe gigante che si trova in abbondanza sull’isola e alcune foto scattate in giro, durante la giornata.

25 agosto1

Questo un insieme di foto del posto in montagna dove abbiamo mangiato. Se devo essere sincera non ho fatto nessuna foto del cibo perchè erano sempre le solite cose: Antipasti di fritti: Crocchette di patate, Polpette di merluzzo, piccole Impanate di carne. Poi c’era pollo al forno, pesce spada (loro lo chiamano così ma non c’entra niente con il nostro pesce spada, è tipo un filetto di Orata) pastellato e fritto, Lonza di maiale al forno con contorni di verdure lesse varie. Gelato e macedonia di frutta.

25 agosto2

Questo il trenino fatto a fine pasto, dopo aver ballato e cantato tutti insieme.

25 agosto4

Queste sono alcune foto di un ortomercato favoloso! C’erano sementi e legumi e frutta secca, tutta sciolta in grossi sacchi. Vendevano tutto a peso, come in Italia negli anni ’60. Qui sotto le carrrube, poi le loro farine varie (mi ha detto che mi procura la semola per i corsi sulla pasta 🙂 ) Spezie di ogni genere, sapete che qui lo zafferano costa proprio poco? Semi di girasole e bacche di goji. Io ho comprato del The, di cui vado matta, l’origano e semi di sesamo e di girasole per fare il pane. 🙂

25 agosto3

Io personalmente mi sono innamorata di questa isola, penso di avervelo già detto ma credo sia anche evidente il motivo. Sebbene io stia scoprendo che anche qui ci sono cose negative e non sia così rose e fiori, come mi era sembrato in un primo momento, penso non sia mai come il degrado che si è raggiunto in Italia. Nonostante tutto qui la gente è ancora felice e sempre sorridente e spero che lo restino ancora per decenni, visto che mi convinco sempre di più che sarà difficile per noi tornare in Italia, tanto presto.
Lo dico con un peso sul cuore, perché la malinconia per la mia famiglia, mia figlia in testa, non passa ed è sempre presente dentro di me.

Vi avevo già fatto vedere le piscine di Porto Muniz ma stavolta ho voluto vedere quanto si paga per l’ingresso … ben 1.50€ a persona!!

25 agosto5

Se penso che l’ultima volta che sono stata in piscina in Italia, due anni fa, in riva al lago di Oggiono, ho pagato ben 15,00€ a testa!! Capite bene la differenza di costi che c’è tra i due paesi. Però onestamente lo stipendio che voleva darmi il caro imprenditore era davvero da strozzinaggio!

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30 pensieri su “Treccia al latte con bimby”

  1. Ciao tesoro,ti sto scrivendo da Rimini,COSA TI HO DETTO,occhioooo!!!
    Bhè la treccia si presenta bene…quasi quasi un pezzetto … lo mangerei…non ti dico il ben di Dio che fanno qui….La sciura con il culetto de fora,si vede che faceva i balli brasiliani,naaaa volta!!!!!queste oscenita da noi ghe ne mica…anche perchè sai quante risate ci faremo….comunque non vedo l’ora di venire li’…per vacanza…un bacione

  2. Terry, mi hai fatto sorridere di prima mattina coi tuoi racconti!
    Porta pazienza che di gente strana e approfittatrice ce n’è! Per fortuna ci sono anche le persone carine, abbi pazienza! Buonissimo il panone, lo aspetto per colazione? Buona giornata!

    1. Vieni Chiara ti aspetto e ce la mangiamo insieme. Sono contenta di averti rallegrata. Le persone carine ci sono dappertutto, così come anche gli str…., hai ragione. A presto

  3. Sono contenta che tu ti stia trovando bene su quest’isola del resto le foto la presentano molto bene, non dispiacerebbe neanche a me. La tua nostalgia per l’Italia e per tua figlia in particolare è normale e spero che tu possa inserirti nel mondo del lavoro presto così che tu possa venire ogni volta che ti è possibile. Devi avere pazienza e vedrai incontrerai le persone giuste.La treccia ha un aspetto fantastico, considera che sto facendo colazione!!! Un abbraccio fortissimo.

    1. Hai ragione Giovanna, è che a volte mi prende lo sconforto e me lo dimentico. Fortuna che ci siete voi a sostenermi. Un abbraccio e grazie

  4. non trovo il primo commento, Bellissime foto, sono contenta per te che tu ti stia trovando bene anche se non è facile trovare lavoro. Sono sicura che presto troverai la persona giusta. Bellissima la treccia e tanto invitante anche perchè sto facendo colazione!!! Un abbraccio

  5. Terry, 32 kg ogni volta sono un massacro!! Altro che scaricatore di porto, lì ce ne volevano due a fare quel lavoro. Pesano per me, figuriamoci per te. Meno male che stanno per iniziare i corsi.
    Per la nostalgia posso dirti una cosa: delle rose e dei fiori qui ci sono rimaste solo le spine, almeno per le persone oneste.

    1. No Nico il bauletto era molto grosso ed è necessario portarlo in due ma ti assicuro che anche in due per me era troppo. La nostalgia io ce l’ho per i miei cari, non certo per chi governa!! Ogni volta che sento le notizie al tg italiano mi viene la depressione!

  6. terri mi spiace per l’esperienza di Madeira ma è bene cosi, o una si trasferisce lì e il gelato te lo fai per te un bel negozio oppure non vale la pena 🙂 complimneti per la treccia e per sempre tutti i passaggi che fai vedere

  7. La treccia è sfiziosissima e invitantissima, ma….dovrò moderarmi, visto che la mia siluhette si sta avvicinando a quella della signora in spiaggia.Un abbraccio 🙂

  8. Penso proprio che tu abbia fatto la scelta giusta..goditi questi momenti di tranquillità che ti separano dall’inizio dei corsi e vedrai che poi ne avrai anche x tutti noi disoccupati in Italia di lavoro 😛
    Bellissime anche le tue gite fuori porta..mi fai venir voglia di partire all’istante!!!!
    Complimenti anche x la treccia..6 eccezionale, lo so che farai molta strada, ne sono certa ma ti dico ancora e sempre in bocca al lupo ^_^

  9. Ciao Terry era un po’ che non passavo e mi sono letta i post precedenti! Ti leggo un po’ più sicura per alcuni aspetti e le meraviglie dell’isola tirano su il morale, anche se la nostalgia di casa e’ difficile da togliere!!! Per il lavoro e’ meglio attendere i tuoi corsi va, almeno hai molte più soddisfazioni a preparare cose genuine ;)!!! La tua treccia e’ stupenda ed è tutta da provare!!! Un bacione Luisa

    1. Eh lo so Luisa, hai ragione, in effetti aspetterò i miei corsi, non posso fare altro. La nostalgia di casa mi sa che non passerà tanto in fretta, se mai passerà. Spero che quando avrò tanto da fare avrò anche meno tempo per pensarci. Grazie, ti mando una fetta della mia treccia e un bacio

  10. La treccia la vorrei con me ogni mattina, giuro, ci metterei la firma! al gelataio hai fatto proprio bene a dirgliene quattro, pensa te! l’isola mi pare un incanto, come tutti i posti ci saranno aspetti belli e meno belli ma nell’insieme dalle tue foto e parole mi piace, grande terry, un bacione!

    1. L’isola è meravigliosa e le persone ci sono quelle brave e quelle che se ne approfittano, come in tutte le parti del mondo. La treccia prova a farla, non è difficile, magari anche con il lievito di birra. Poi la congeli a pezzi e te la pappi un pezzetto al mattino, è buonissima. Grazie tesoro, ti mando un abbraccio grande!

  11. Ciao Terry!!! Benritrovata! Come vedi tu cambi “casa” ma io ti seguo sempre, nonostatnte i periodi di assenza! 🙂 Sempre bravissima tu: la treccia è stragolosa! Sulla signora no comment! 🙂
    Un bacione!

    1. E meno male Emanuela che mi segui sempre!! Se non ci foste voi, non avrebbe senso tenere questo blog … Grazie mille per la treccia, dovresti provarla, sono certa ti verrebbe meglio ancora della mia, sei bravissima! Ti abbraccio forte forte

  12. Bene! Finalmente la mia Terry ha ripreso spada e scudo! Ahahahah! Mi hai fatto morire, ben fatto!

    Terry la ehm…signora indossa quello che da molti anni mettono anche da noi! :))) Sai che quando vedo persone così…disinvolte, lì per lì mi viene da ridere, ma subito dopo provo della benevola invidia. Fanno bene a fregarsene!
    Ottima la treccia! 😉
    Un abbraccio! :*

    1. Sai che lo penso anche io: beati loro che se ne infischiano? Non so, noi italiani siamo diversi … forse però fanno bene loro, vivono meglio. Grazie Silvia, per forza ho dovuto armarmi, altrimenti qua mi bloccavo di nuovo con la schiena e non mi sembra il caso. Ti mando un abbraccione stritoloso!

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