Pane campagnolo ovvero pane con farine povere e semi con lievito naturale

Buongiorno a tutti.

L’altro giorno vi ho parlato del mio nuovo libro sul pane e, chi mi segue sa quanto sto tribulando con la schiena che mi sta obbligando a uno stop che non gradisco ma di cui non posso fare altrimenti. Ebbene questo pane l’ho fatto semi-sdraiata sul divano con la mia bella ciotola sul grembo e con la complicità di mio marito che mi ha pesato e passato gli ingredienti.
Il procedimento della ricetta viene dal famoso libro, mentre le farine che ho utilizzato sono state un graditissimo regalo di una gentile amica a cui ho donato un pezzo della mia pasta madre. Anzi se mi leggi voglio ringraziarti di nuovo e se ti fa piacere, dimmi cosa ne pensi del mio pane. Non sono ancora stata al molino da cui hai comprato le farine che mi hai donato, perchè tra quelle che mi hai regalato tu, una bellissima campionatura del Molino Chiavazza (di cui vi parlerò nei prossimi giorni), lo stop dovuto prima alle vacanze e poi alla schiena … insomma ho ancora un sacco di farine da far fuori.
Gentile amica che mi hai regalato le farine, purtroppo non ricordo il tuo nome ma tu ti riconoscerai, visto che abiti in un paese vicino al mio, Barzanò. Grazie ancora 😉
Dicevo che questo pane si impasta in ciotola e senza impastatrice, però secondo me, usando la stessa ricetta e aiutandosi con il ken sarebbe venuto ancora meglio. Il risultato è stato un pane molto profumato, con la mollica alveolata e leggera, scura e con molti semini di ogni tipo.
Leggendo l’etichetta vi dico cosa contiene questo insieme di farine e semi:
Farina di grano tenero 0
Farina di miglio
Farina integrale di grano duro
Semi di lino
Semi di girasoli
Semi di sesamo
Fiocchi di orzo e grano
Germe di grano e mais
Non ci sono le percentuali perciò, se volete rifarlo, mi sa che dovrete andare a sentimento.
Ingredienti:
75gr di lievito liquido (oppure 2gr di lievito di birra)
170gr di acqua
300gr di farine miste (vedi sopra)
4gr di sale
Procedimento:
Ho sciolto il lievito liquido nell’acqua tiepida in una ciotola ampia.
In una altra ciotola ho mischiato la farina al sale. Quando il lievito liquido era sciolto nell’acqua ho aggiunto anche la farina mischiata al sale e mischiato, con un cucchiaio di legno fino a completo assorbimento.
Ho coperto la ciotola e lasciato riposare per circa 10 minuti.

Poi ho ripreso la ciotola e fatto dei giri al centro, prendendo l’impasto dai lati e portando il lembo al centro, tutto intorno. Coperto di nuovo e lasciato altri 10 minuti circa.
Ho ripetuto queste manovre per altre 3 volte (quindi 4 in tutto), lasciando riposare sempre l’impasto tra un giro e l’altro. Vedrete che l’impasto comincierà a prendere consistenza e a fare resistenza quando portate il lembo al centro. Ho lasciato riposare per un ora, sempre coperto.

A questo punto ho infarinato leggermente il piano di lavoro e versato l’impasto.  Ho fatto di nuovo dei giri al centro e formato una palla leggermente schiacciata. Ho spolverato abbondantemente il panno di cotone (che tengo appositamente a questa scopo e lavo senza ammorbidente) e messo in un cestino per la forma del pane (se non lo avete va bene anche uno scolapasta). Ho infarinato anche il mio impasto e messo nel cestino ricoperto dal panno infarinato, con la chiusura in alto. Ho coperto con il panno e chiuso tutto in un cellophane per alimenti.

Ho lasciato a t.a. per circa due ore e poi messo nella parte meno fredda del frigo.

Io ho dovuto farlo perche altrimenti lo avrei dovuto cuocere di notte! Diciamo che sono sufficienti 6/8 ore di lievitazione, a seconda della temperatura.
Al mattino ho portato a t.a. per circa un ora. L’impasto era più che raddoppiato.
Ho acceso il forno al massimo e messo dentro la placca su cui poi ho cucinato il pane.
Dopo circa mezz’ora ho messo dentro una teglietta con poca acqua. Tirato fuori la mia placca rovente e rovesciato sopra il pane, aiutandomi con il panno. Togliere delicatamente, senza strappare, il panno. Ho fatto dei tagli con le forbici, tutto intorno alla circonferenza, per creare un disegno.

Infornato nella parte più bassa del forno, con sotto la teglietta di acqua, per creare la giusta umidità. Ho abbassato la temperatura a 220° e cotto per circa 30 minuti.

Come vi sembra? A me buonissimo!

Con questo pane partecipo alla raccolta mensile di Panissimo
delle amiche Sandra e Barbara
Ho pensato a voi; un pane come suggerito da voi: con Farine speciali e antiche,
qualsiasi tipo di farina ricavata da cerali antichi e speciali (grano antico, orzo, crusca, farro ecc. ecc.)
e sfarinati di qualsiasi cereale e non 
quali farine di legumi, di castagne, di riso ecc. ecc.
 Che dite ragazze, ci siamo?
Print Friendly, PDF & Email

39 pensieri su “Pane campagnolo ovvero pane con farine povere e semi con lievito naturale”

  1. Davvero lo hai fatto dal divano? Incredibile, sei speciale 🙂
    Mi spiace tanto per il tuo mal di schiena e spero che tu possa rimetterti in fretta. Questo pane è fantastico.
    Un bacio

  2. Che tenera tu e che dolce tuo marito a pesarti tutti gli ingredienti! <3 Un pane stupendo che emana proprio il profumo dell'amore e della semplicità rustica.. che adoro! <3 <3 Cerca di riguardarti tesoro.. mi dispiace così tanto che stai ancora poco bene! TVTTB!

    1. Grazie Ely, piano piano passerà. Devo solo aver pazienza e spero che oggi dalla risonanza si capisca quale è il problema in modo da porre rimedio con una bella cura. Si, mio marito è una persona eccezionale, che cerca di aiutarmi e accontentarmi in tutto. Ha visto che non ce la facevo più senza i miei impasti e mi ha dato una mano. Però alla fine ne era più che soddisfatto, visto il risultato. Ti voglio bene anche io, un abbraccio grande!

  3. sei un mito in terra terry mia adorata! solo tu mi puoi fare qst meraviglia semi sdraiata sul divano con la schienetta ancora dolente!!! si vede che ami ciò che fai, solo così si spiega come mai è sempre tutto una meraviglia! un bacio grande e un abbracci delicato ( e anche un massaggino dai! ):-)

  4. Che brutta cosa il mal di schiena, quanto mi dispiace. Adoro leggere e vedere le foto dei pani che prepari, qui in Germania i pani coi semini si usano tantissimo, il tuo sembra (come sempre) buonissimo! Un abbraccio Terry, spero di cuore che il mal di schiena ti dia tregua.

    1. Me lo auguro anche io Lety! Certo che con tutti i vostri auguri e con il riposo forzato che sto subendo da quasi un mese, DEVE passare per forza!! Sai che molti anni fa avevo un amica di Koln che insegnava tedesco alla scuola germanica a Milano e da lei avevo mangiato dei pani scuri e con i semi, talmente buoni che me li ricordo ancora, pensa un pò!! Grazie cara, un bacio

  5. Ciao Terry, benritrovata!
    Mi spiace per la tua schiena, ne soffro anche io e so che è doloroso e quindi ti auguro che passi presto!
    Non posso che complimentarmi con te perchè nonostante tutto, non perdi la voglia di mettere le mani in pasta e crei queste meraviglie! Un pane buonissimo, il tuo !
    Un abbraccio, a presto !

  6. Ciao Terry 🙂 Te l’ho già detto..amo quel libro, e trovo che la tecnica d’impasto sia meravigliosa, che poi, è assai simile a quella che utilizza Bonci per la sua pizza…io ci ho preso la mano, e preparare il pane è diventato un gioco da ragazzi…
    Il tuo pane è di un buono…che ne mangerei volentieri una fetta con olio e sale…che bontà !
    Bacio e felice serata !

  7. STUPENDOOOO!!!!! riesci a produrre queste meraviglie anche quando stai male….incredibile!!!! adoro questi tipi di pane, con cereali, con semi….sono meravigliosi. Un abbraccio e mille auguri per la tua schiena!!!

  8. Terry solo tu puoi metterti a panificare da semi sdraiata e produrre questa bellezza.
    Che idea però, bisognerebbe inventare un contest tipo “Cucinare indolenziti” o “Cosa prepari dal divano”:)
    Baci!

  9. Bellissimo questo pane e complimenti per la costanza e l’impegno!!! Questo pane avra’avuto un sapore ancora piu’buono dopo tutta la fatica per farlo!
    a presto bea

  10. Ciao Terry..questo pane è fantastico!!!!!Fa venire l’acquolina in bocca anche a quest’ora…Comunque viste le meraviglie che escono dal tuo forno non poteva essere altrimenti…per questo ho pensato di regalarti farine del Mulino Cazzaniga di Missaglia. Scusa se non ho risposto prima ma ero in vacanza. La tua pasta madre è viva e vegeta e, grazie al tuo blog, faccio progressi anche se ne devo così fare di strada prima di prenderti !!!! Tu poi riesci a panificare anche da sdraiata!!ah ah ah ! Sei sorprendente!!! Ti faccio un grosso in bocca al lupo per la tua schiena e ti mando un abbraccio
    Silvana

    1. Ciao Silvana, finalmente!!! Ci tenevo che tu lo vedessi, mi sembrava il giusto ringraziamento per tanta gentilezza. Hai visto? Ahhahahhh, quando si ha la passione niente è impossibile!
      Se hai voglia fammi vedere cosa combini con la pm e se hai bisogno di qualcosa chiedi e, nel limite possibile, cercherò di darti una mano!
      Grazie ancora e a presto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.