Pane – Filoni di farine miste a modo mio

Finalmente ho ripreso a fare il mio pane! La schiena va molto meglio, dolori non ne ho più, ho solo qualche tentennamente quando mi alzo da seduta, le gambe faticano ancora un poco a convincersi che devono reggermi ma dopo qualche secondo ritrovano la memoria … Ho ricominciato a fare ginnastica e sono certa che anche questo aiuterà la ripresa. Sto cercando di prendere le cose con calma, cercando di non affaticarmi, diciamo che stavolta la lezione mi è servita e cercherò di evitare di fare tre cose contemporaneamente, come mio solito.
Io, come ormai sapete, faccio il pane tutte le settimane in occasione del rinfresco della pasta madre. Lo faccio indifferentemente con la pasta madre o con il lievito liquido. Ho molte farine in dispensa, di vario genere e nei prossimi giorni cercherò di utilizzarle, perchè vorrei finirle, visto che sono mesi che mi girano nei vasi. Il pane comunque, non so a voi, ma a me non viene mai uguale. Può sembrare uguale ma il sapore delle farine cambia … questo che vi presento è un misto di farine, tra cui quella integrale. Infatti, non so se si nota dalle foto ma era leggermente scuro, non nero ma nemmeno bianco.
A me è piaciuto moltissimo, aveva un sapore di … rustico, di farine antiche, insomma promosso. ho fatto due filoni e sono già finiti! Ecco qua il mio Pane, Filoni di farine miste a modo mio
Ingredienti:
per la biga
100gr di pasta madre al raddoppio
100gr di acqua tiepida
80gr di semola
200gr di farine antiche miste e semi (L’elenco lo trovate QUI)
250gr di semola di grano duro
275gr di acqua tiepida
9gr di sale fino
1 cucchiaino di malto
Procedimento:
Verso le 13 la mia pasta madre era al raddoppio e ho preparato la biga impastando i primi tre ingredienti. Ho messo in una caraffa graduata e lasciato lievitare a t.a. fino a sera. Poi mi sono resa conto che avrei dovuto impastare di notte e ho messo in frigo, perchè non avevo voglia di fare le ore piccole.
Al mattino ho lasciato acclimatare la mia biga, Era più che raddoppiata.
L’ho messa nel ken con la frusta a k e ho aggiunto prima gran parte dell’acqua e poi le farine, piano piano e facendo girare tra il n.1 e il 2. Vi consiglio di lasciare indietro un pò dell’acqua perchè dipenderà dall’assorbenza delle vostre farine. Potrebbe volercene meno o anche qualcosa in più. Deve venire un impasto morbido ma ben legato, che resta insieme insomma. Ho aggiunto anche il malto e per ultimo il sale con poca acqua.
Ho cambiato la frusta e messo il gancio e fatto girare velocemente fino a incordare. In tutto ci ho messo mezz’ora. Ho quindi messo l’impasto in ciotola appena unta di olio. Ho fatto un giro al centro, facendo ruotare la ciotola. Ho aspettato circa 20 minuti e ripetuto di nuovo i giri al centro. Di nuovo dopo altri 20 minuti, giri al centro. Vedrete che l’impasto già prende corpo e sta meglio insieme, non scappa da tutte le parti come all’inizio.
Ho lasciato lievitare per circa 5 ore ma sapete che qui è relativo, dovete regolarvi con le vostre temperature. Ho steso l’impasto sul piano di lavoro, l’ho aperto, cercando di non sgonfiare gli alveoli che si sono creati con la lievitazione. Ho diviso l’impasto in due, per fare due filoni. Ho piegato ogni singolo pezzo in tre, ho allungato l’impasto, chiudendo bene dove ho piegato. Ho formato un filone e sistemato su un canovaccio ben infarinato con della semola.
Vi raccomando infarinate bene altrimenti vi si attaccherà tutto. Ho fatto anche il secondo filone allo stesso modo e sistemato di fianco al primo, con il canovaccio ripiegato per non farli toccare.
Ho messo a lievitare nel forno con la lucetta accesa, perchè da me fa già freddo.
Dopo circa altre tre ore era lievitato. Ho girato ogni filone sulla placca, rivestita di carta forno, fatto dei tagli e infornato, dopo aver scaldato il forno alla massima potenza. Sul fondo del forno ho messo una teglia con dentro dell’acqua, per creare la giusta umidità. Una volta infornato i filoni, ho abbassato la temperatura a 220° e cotto per circa 50 minuti, controllando di frequente e abbassando a 200° verso la fine della cottura. Negli ultimi 5 minuti ho acceso il ventilato, perchè a noi piace la crosta, se non vi piace, evitate.
Ho fatto raffreddare tutta la notte e al mattino avevo un pane profumato e fragrante. Davvero un gran bel pane!
Buona giornata a tutti, vi offro qualche fettina del mio pane, virtuale perchè è già finito!
Il 16 ottobre è la Giornata Mondiale del Pane!
Dal 2006, ogni anno, centinaia di blogger da tutto il mondo sfornano un pane per questo giorno speciale.
Lo scorso anno mi era sfuggito, ma quest’anno ci terrei molto
Ho colto l’invito di Zorra
 

Cuociamo un pane e condividiamolo col mondo intero pubblicandolo sul blog per il World Bread Day il 16 Ottobre!

L’idea del World Bread Day (giornata Mondiale del Pane) è nata per onorare il nostro pane quotidiano edi essere grati di avere cibo a sufficienza. Non tutti sono così fortunati.

Posso fare a meno di partecipare alla raccolta di Panissimo? Certo che no!
Questo mese ci ospita Simona di Briciole ma le creatrici della raccolta sono Barbara e Sandra
Vi consiglio di visitare i loro blog perchè sono pieni di spunti. 😉

 

41 pensieri su “Pane – Filoni di farine miste a modo mio”

  1. E’ un pò che dico che il pane non viene mai uguale,che le farine non sono tutte uguali…e giù a dirmi che invece sono io che cambio ricetta^_^.Tu avvalori la mia tesi!
    Sono contenta di sentire che stai meglio!Il problema è che molte volte non ci diamo una regolata e sottoponiamo il nostro fisico a tour de force pazzeschi.E non ce ne rendiamo conto ficnhè non ci intima l’alt!
    Terry questo pane e una fetta di prosciutto crudo.Poi posso anche conquistare il mondo!
    Baci
    Monica

  2. Ciao Terry, bello ritrovarti più in forma :)) Non faccio fatica a credere che questi filoni li avete spazzolati subito, questo pane è favoloso!!! Sei proprio brava Terry!!!
    Bacioni, buona giornata…

  3. Brava Terry ! Fai le tue cose, ma con calma, senza premere troppo sull’acceleratore..tanto alla fine, si arriva comunque 😉 Condivido, il pane non è mai uguale. Anche se la tecnica d’impasto è la stessa, basta cambiare la combinazione delle farine, e la resa è totalmente diversa, così come il sapore e l’aspetto. Anche io preparo il pane una volta a settimana. Mi piace sfornarlo la domenica mattina 🙂 Buonissimo questo..che crosta, e che mollica ! Ti abbraccio <3

    1. Ma no, si tratta solo di aspettare … non devi lavorarci continuamente, sono solo i tempi di attesa che cambiano. Però secondo me, non c’è paragone con i prodotti con ldb!
      Grazie tesoro, un baciotto a voi

  4. che meraviglia di pane, rustico come piace a me………..ma la teglia con l’acqua sotto la lasci per tutto il tempo della cottura………sempre con acqua dentro?
    :*

    1. Si Patty, quando voglio un pane morbido dentro la lascio per tutto il tempo. ieri ho fatto delle baguettes stirate e croccanti e non l’ho messa per niente. Dipende da come voglio il pane. Grazie bedda, un bacio

  5. Cara Terry Signora di tutti i lievitati, i tuoi pani sono uno spettacolo ! Concordo, il pane è ogni volta diverso. Talvolta anche usando la stessa farina i risultati sono diversi, perché le condizioni dell’aria e la sua umidità variano. Io che ho tempi stretti faccio sempre con impasto diretto: lo so è un ripiego ed infatti non mi viene così ben alveolato. Posso accorciare i tempi di maturazione della biga ? Dalle 13 a sera…mi perdo per strada. (tieni conto che ho l’abbattitore che ha anche la funzione di camera di lievitazione per cui posso programmare la temperatura) . Pendo dal tuo espertissimo parere

    1. Daiiii che mi fai arrossire, grazie mille Cristina, sei tanto cara.

      Scusa ti puoi aiutare con il frigorifero! Io quando lavoravo, facevo la biga la sera, aspettavo due o tre ore che partisse la lievitazione e poi mettevo in frigo, fino a quando tornavo all’intervallo. Poi intanto che mangiavo si acclimatava fuori dal frigo e poi facevo l’impasto e lo lasciavo lievitare fino a sera. Quando tornavo facevo la forma e prima di andare a letto infornavo. Ora tu puoi trovare i tuoi tempi secondo i tuoi orari ma senza problema. Il frigo è un grandissimo aiuto per rallentare la lievitazione e permetterti di avere sempre pane al top. Se hai bisogno chiedi pure.

    2. Cara Terry, ti son fischiate le orecchie ? Abbiam appena finito di gustarci il pane sfornato. E’ venuto sofficissimo e con la crosta, come piace a noi. Ho seguito anche il tuo suggerimento di metter l’acqua nella teglia (io mettevo il pentolino) e d’ora in poi farò sempre così perché i risultati sono eccellenti. Il mio e’ venuto con alveoli più piccoli: dipende forse dal fatto che ho messo 50 g di acqua in meno ? Temevo di non riuscire a gestirlo e non ho messo tutta l’acqua. Domani ti mando via mail le foto. Intanto grazie mille, Signora Regina dei Lievitati ! Buona domenica

    3. Ahhhhhhh come sono contenta!!!!! Certo, aspetto la foto. Può essere per i 50gr in meno di acqua o anche dal tipo di farina … Brava, brava, brava, questo dà un senso a tutta la mia fatica; fermarmi ogni minuto a fotografare le mie produzioni. Segnarmi tutto quello che aggiungo. Sperimentare se è meglio con questo e con quell’altro ingrediente! Faticoso ma quando ho certe soddisfazioni per me è un premio, vuol dire che servo a qualcosa! Grazie ancora Cristina per la fiducia che hai in me. Ti abbraccio

  6. Hai ragione Terry è sempre diverso e non dipende solo dalle farine, ma anche dalla temperatura e dall’umidità. La soddisfazione però è sempre la stessa, e vuoi mettere il profumo che si sparge per casa! Quel panno con le pieghe in cui lievitano i filoni… il tuo pane è bellissimo, brava !

  7. Anche a me il pane viene sempe diverso e mi sta bene cosi’. E’ bello fare come hai fatto tu, mescolare farine diverse e vedere cosa viene fuori dal forno. Grazie per il contributo a Panissimo.

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