Io mi domando come possano esistere medici, così superficiali e incompetenti come quello che ci è capitato la settimana scorsa. Ci ha allarmato sulla salute di mia mamma, dando per certo quello che in realtà non era, fortunatamente!! Niente, falso allarme, la mia mamma se la sbrigherà con un intervento che dovrà subire a breve ma nulla di grave. Vi ringrazio tutti per i pensieri che avete avuto nei miei confronti.
Ora posso prepararmi spiritualmente a un piccolo viaggetto che farò settimana prossima e che avevo programmato prima di questo episodio. Me ne andrò nella mia stupendissima Sicilia, dalla mia “gemella” che vorrei specificare, non lo è di sangue. E’ una carissima amica, conosciuta tramite un forum di cucina. Siamo “gemelle” perché noi due, a distanza di più di mille chilometri, facciamo le stesse identiche cose, senza consultarci. Io decido di fare le tagliatelle per pranzo, la chiamo nel pomeriggio e anche lei ha fatto le tagliatelle per pranzo! Mi viene il raffreddore? Anche lei ha il raffreddore! Decido di fare il panettone ai mirtilli? Anche lei sta facendo il panettone ai mirtilli ….. Potrei continuare all’infinito. Ecco perché noi ci definiamo gemelle. Tra l’altro lei è anche più giovane di me.
Questa è sempre una versione della famosa Fugassa veneta. Stavolta ho voluto provare ad aggiungere i mirtilli all’impasto. Gli hanno dato quel sapore dolce e leggermente acidulo che ha questo frutto. Erano secchi e li ho messi a bagno per ammorbidirli, poi li ho asciugati bene con un panno carta e leggermente infarinati, prima di aggiungerli. Provate anche questa variante, sono certa vi piacerà. Vi riporto di nuovo la ricetta per comodità. Trovate la versione “liscia”, senza mirtilli, QUI. Provatela anche in questa versione, diversa ma ugualmente buona. Fugassa con i mirtilli.
Ingredienti: Primo impasto
120 g di pm al raddoppio (oppure fare una biga con 5gr di ldb+80gr di farina+40gr di acqua tiepida, sempre al raddoppio)
50 g di acqua tiepida
250 g di farina manitoba W400
3 tuorli di uovo
1 uovo intero
100 g di burro a temperatura ambiente
80 g di zucchero
55 gdi acqua tiepida
Mettere la pasta madre nell’impastatrice insieme ai 50gr di acqua e far girare con la frusta a k, fino a completo sciogliemento della pm.
Intanto sciogliere lo zucchero in 30gr di acqua (dei 55gr previsti sotto).
Alla pasta madre ormai sciolta, aggiungere alternando la farina e lo sciroppo di zucchero, con la frusta in movimento velocità 1, aspettando che abbia incorporato la quantità precedente prima di procedere ad aggiungere altro. Finito lo sciroppo alternare con le uova (tuorli e uovo intero) leggermente sbattute. Sempre poco alla volta alternato al resto della farina.
A questo punto aumentare i giri al 2 e lasciare che l’impasto si aggrappi alla frusta. Sostituire la frusta con il gancio. Far ripartire sempre sul 2 e aggiungere il burro, pezzettino alla volta e aspettando sempre che abbia incorporato il primo, prima di aggiungerne altro. Vedrete che l’impasto è incordato e tutto attaccato al gancio. Per ultimomettere i rimanenti 25gr di acqua, goccia a goccia.
Formare una palla e mettere nella ciotola a lievitare fino a più del raddoppio. Io l’ho lasciata nel forno con la lucetta spenta per più di 12 ore ma qui sapete che è solo indicativo. Ognuno si regolerà a secondo della propria temperatura.
Ingredienti: Secondo impasto
100 g di farina manitoba W400
2 tuorlo di uovo
60 g di zucchero
60 g di burro a temperatura ambiente
15 g di miele
12 g di burro di cacao (oppure 30gr di cioccolato bianco)
1 cucchiaino di latte condensato
50 ml di aroma spumadoro (oppure succo e scorza di 1 arancio)
1 cucchiaino di Crema di arancia
1 bacca di vaniglia
4 g di sale
25 g di latte a temperatura ambiente
125 g di mirtilli secchi
Poco latte, cioccolato in scaglie e zucchero in granella per decorare
Procedimento:
La sera, dopo aver messo a nanna l’impasto mettere lo zucchero del secondo impasto in una ciotolina, aggiungere la crema di arancio (se non l’avete va bene anche la scorza grattuggiata della parte colorata di una arancia), l’aroma spumadoro e i semini della bacca di vaniglia. Mischiare bene e coprire con pellicola fino al giorno dopo. Mettere a bagno anche i mirtilli, in poca acqua tiepida.
Io vi consiglio di prepararvi tutti gli ingredienti davanti a voi, già pesati, prima di cominciare il secondo impasto.
Al mattino (o a lievitazione avvenuta) rimettere nell’impastatore il primo impasto, montare il gancio e far girare al minimo, poi aumentare fino al 1 fino a quando vedrete l’impasto che si arrampica di nuovo. Scolare i mirtilli e asciugarli, aiutandovi con della carta cucina.
Intanto sbattere leggermente i tuorli con lo zucchero aromatizzato.
Far sciogliere il cioccolato bianco o il burro di cacao al microonde per alcuni secondi insieme al miele. Aggiungere poi il latte condensato.
Al primo impasto aggiungere poca farina alternata con i tuorli mischiati allo zucchero. Poi proseguire con il composto di cioccolato, miele e latte condensato, sempre alternando alla farina.
Vi raccomando sempre un cucchiaino alla volta alternato a poca farina e sempre aspettando che riprenda l’incordatura. Questo passaggio è molto importante, se perdete l’incordatura siete fritti. ci vuole pazienza e non abbiate fretta. L’impasto è vivo e vanno rispettati i suoi tempi, solo così vi ripagherà di un buon lievitato, soffice e leggero. Quindi non fatevi tentare di aggiungere tutto in fretta, ok?
A questo punto, quando la ciotola è bella pulita e l’impasto è attaccato al gancio, sempre sul 2 aggiungere il burro, sempre un pezzettino alla volta. A metà aggiungere il sale. Per ultimo il latte, sempre una goccia alla volta.
Questa la prova velo
Aggiungere i mirtilli, asciugati e infarinati leggermente. Dare dei giri di stretch and fould, chiudendo alla fine sotto, coprire o con la cella di lievitazione (se l’avete) oppure mettere in una ciotola, coprire e posare in un luogo caldo, a circa 28 gradi, magari nel forno con la lucetta accesa, per circa 30 minuti.
E’ importante usare gli stampi di carta che potete anche comprare on line in vari siti di prodotti per pasticceria, perchè una volta sfornato dovrete infilzarli (anche con dei ferri da maglia) e girarli a testa in giù. Questo perchè è un impasto talmente soffice che si affloscerebbe su se stesso. Invece così l’impasto si distende e il burro si asciuga.
Io ho messo l’impasto, ben “pirlato” in due stampi da 500g e lasciato a circa 30gradi fino a che ha raggiunto il bordo dello stampo stesso.
Ho intiepidito il latto, spennellato la sommità, messo un pò di cioccolato in scaglie e qualche grano di zucchero in granella.
Infornare a 160° per circa 30 minuti. E’ valida la prova stecchino che deve uscire asciutto. Io ho usato uno stecchino grosso da spiedo.
Appena sfornato infilzare alla base dello stampo con due aghi da maglia e messo a testa in giù tra due scatole di uguale altezza fino a completo raffreddamente. Ci vorranno almeno 6 ore.
Resta soffice per molti giorni. Io questa l’ho aperta dopo quasi un mese, volevo vedere come si manteneva. Naturalmente l’ho dovuta nascondere dalle fauci di mio marito …
Vedi com’è rimasta bella soffice?
“Con questa ricetta partecipo a Panissimo#35 di novembre. La raccolta di Sandra e Barbara, questo mese ospitata nel blog di Terry”
Carissima Terry!
Felicissima come non mai di leggere questa bella notizia!!!!!!!!!! :-))))))))))))
Goditi questo piccolo soggiorno nella meravigliosa terra di Sicilia insieme alla tua “gemellina” e sii felice!
Io ti rubo una fetta di questa golossissima fugassa arricchita dai mirtilli che mi piacciono un sacco!!! :-)))
Un abbraccio grandissimo dolcezza! :-* :-* :-*
Ciao bella Emmettì! Ma tu quando torni a trovarmi? Avrei proprio voglia di stringerti forte forte … Grazie tesoro, ci siamo presi una bella botta ma fortuna che era così. Che medici disgraziati mamma mia. Ma come si fa? Dai vieni a mangiarti una bella fetta di Fugassa con me. Un abbraccione grande grande a te
Che bella notizia, sono davvero felice per voi. Fai benissimo a prenderti qualche giorno di vacanza, riposati e divertiti.
La tua fugassa è meravigliosa. Scusa l’ignoranza ma che differenza c’è rispetto a un panettone?
Fanno sempre parte dello stesso tipo di impasti: soffici e di conserva, nel senso che puoi mangiarli anche nell’arco di due mesi (anche se non resistono, troppo buoni e li pappi subito) ma c’è una grossa differenza di sapore. Come dire il panettone e il pandoro … due sapori completamente diversi. Grazie mille Elena, anche tu sei sempre così carina con me. Ti mando un abbraccio grande
No commenti sui medici frettolosi! Ci siamo capitati anche noi un anno fa con un problema di salute di mio marito! Per cui capisco quel senso di vita e di liberazione totale quando si scopre che in realtà la diagnosi è tutt’altra e soprattutto molto più “leggera”. Che spettacolo questa fugassa! devo proprio provare a prepararla! Buon meritato viaggio!!!
Eh lo so purtroppo che non capita solo a noi e purtroppo, capiterà ancora a chiunque! Troppa leggerezza, capisco che per loro è un lavoro ma stiamo parlando della vita delle persone, non di oggetti! Cià, consoliamoci con una bella Fugassa. Se non l’hai mai provata provaci Laura, è davvero un buon dolce, soffice e adatto a qualsiasi ora della giornata.
Inizia il periodo natalizio bravissima mi piace quest’idea di fare la fugazza con i mirtili
I mirtilli fanno bene alla vista dicono, giusto? Allora via mirtilli ovunque. 🙂
Ecco, adesso sono più serena anche io, immagino lo spavento, meno male che invece è tutto ok!!! E questo dolce, mamma mia, mi sono innamorata della versione liscia e ho avuto il secondo innamoramento ora!!! Questo we non ce la faccio ma il prossimo vorrei proprio provare a farla!! Un bacione Terry, a te e alla tua mamma e buon viaggiooooooo!!!!!
Grazie Silvia, mannaggia che spavento! Si, puoi provare a farla, magari ti aiuti con il frigo per la lievitazione. Capisco che lavorando il tempo è sempre prezioso. C’è tempo ancora per partire, ancora un paio di giorni. Un bacione Silvia ♥
wow che meraviglia, sei la regina dei lievitati, goditi la sicilia che è stupenda e tante chiacchiere con la tua gemella e in bocca al lupo anche alla tua mamma, un abbraccio!
Grazie mille Lilli. Si, io adoro la Sicilia e mi farà bene cambiare aria. Ho questa freddura che ormai sono tre settimane e comincio a sentirmi meglio oggi, figurati. Un pò di aria di mare mi farà bene. Un bacione
Che bellissima notizia!! Fai benone a festeggiare e non posso che augurarti una lieta vacanza dalla tua gemella..chissà come vi divertirete ^_^ L’amicizia è uno dei valori a cui credo di più ^_^
Ottima la tua fugassa e strepitosa variante con i mirtilli..brava brava brava!
Si, non vedo l’ora di rivederla in effetti. Grazie Consu, provala questa Fugassa, sono certa ti verrà strepitosa. Anche tu sei bravissima con i lievitati. Un bacio grande
Per la miseria: a passare da queste parti, ci si rifà gli occhi! 🙂
Un abbraccio :*
Ueh ciao piccolina! ♥ Grazie, come sei carina. Un abbraccio anche a te
Ciao Terry mi fa piacere che le cose siano cambiate per tua mamma e sicuramente andrà tutto bene. Tu intanto rilassati magari anche al sole di quella splendida Isola e complimenti per questo splendido dolce, per il quale ci vuole tanta attesa per poterlo mangiare ma che soddisfazione ;)! Buona serata baci Luisa
Grazie mille Luisa. Si, ci siamo presi un bello spavento e ora andrò volentieri a rilassarmi un pò al sole. Buona settimana a te
Bravissima Terry, strepitosa questa fugassa, che golosa bontà!!!!!
Si Simona, provala. Puoi farla anche con lievito di birra se vuoi. Un bacio
Terry dolce.. non sapevo della tua mamma, mi dispiace di non esserti stata vicina come avrei voluto! Spero tutto bene ora.. sui medici proprio non mi pronuncio guarda… 🙁 Sono contenta che ora nei pensieri hai la tua amata Sicilia, <3 🙂 Della tua ricetta, cara, posso solo dire che me la sognerò di certo stanotte.. che delizia.. mai riuscirei a fare una fugassa come la tua!!! Ti abbraccio con affetto, sono qui anche io.. sempre, per te!
Eh cara Ely, sapessi che periodo sto passando … un periodo roppo lungo direi. Meno male che ho un buon carattere e cerco sempre di trovare il lato positivo in tutte le cose! Non è vero dai … chi l’ha detto che non riusciresti mai a farla una Fugassa così? Basta provarci e se hai bisogno di qualche consiglio io ci sono. Grazie, sei sempre così cara. Spero che stai bene e sei un pochino più serena. ♥
Buone vacanze anche se forse brevi e buona fine settimana e auguri per la mamma.
Si si, brevissime e ci vogliono ancora un paio di giorni, prima di partire. Grazie per tutto Edvige.
adoro la Sicilia! Buona vacanza! Ed ottima preparazione 😉
Come si fa a non adorare la Sicilia? Grazie mille Vale, a presto
Che bella questa amicizia nata sul web e che bello poter condividere anche qualche chiacchiera “faccia a faccia” ogni tanto. Vogliamo parlare poi della tua fugassa? Spero che almeno tu ne abbia portata una alla tua amica.. Che bella che deve essere la Sicilia. Non ci sono mai stata purtroppo. Goditela tutta ❤️
La stiamo impastando insieme … a quattro mani. E’ bellissimo, hai ragione, non puoi capire come ci intendiamo, basta guardarci in viso. Non sei mai stata in Sicilia? Devi rimediare Silvia, programma un viaggio qui perchè merita. E’ meravigliosa: il mare, i monumenti, la storia, il cibo … E poi vuoi mettere la temperatura? Sai che sono con le mezze maniche? Me la sto godendo, ti abbraccio stretta stretta. ♥
Non so se la pubblicherò mai quella fatta da me. Adesso che ho scorso fino a quà per lasciarti il commento, mi sono accorta della foto della fetta (ma sarò cieca, avrei giurato che non c’era): alveolatura perfetta. da fiocco di cotone. Mi è venuta soffice ma con alveoli microscopici !! E al di là della misura degli alveoli, non è venuta come avrebbe dovuto perchè..si sbriciola manco fosse un plumcake :((. I lievitati sono frustranti per me perchè, a differenza che negli altri dolci che faccio, non capisco nemmeno dove sbaglio. Una cosa ti chiedo subito: cosa succede se il primo impasto va ben oltre il raddoppio ? io c’ho dormito sopra la notte e dopo dodici ore era cinque-sei volte l’impasto iniziale. Il secondo mi ha dato problemi perchè era talmente molle che…altro che pieghe ! L’ho rovesciato nello stampo e via. E miracolo della scienza è lievitato. Urge lezione della maestra sul campo !!!!
Ciao bella, eccomi a risponderti. Se va oltre la lievitazione c’è il rischio che si stracci la maglia glutinica, cosa che credo tu abbia fatto, visto che ti sembrava un plum cake. Così si pregiudica il risultato finale della mollica. Seconda cosa; “rovesciato nello stampo e via” mi confermi che non c’era maglia glutinica e perciò si ottiene un risultato diverso. Il sapore sarà sempre buono ma la struttura è differente. Inoltre dalla foto che mi hai mandato mi sembra troppo cotto, visto che dici che l’impasto era molto molle. Avevo il dubbio che fosse poco idratato ma se era molle non è così. Era solo troppo cotto o cotto a temperatura troppo alta. I forni non sono tutti uguali e dipende … La maestra sul campo verrà, devi avere pazienza e di sicuro verrà. Per il momento non mi è possibile. Oggi ne ho due in lievitazione e ho già un piano di lavoro intenso per le prossime settimane. Non ti arrendere però …