Briodoro di Paoletta. Brio-doro cioè Briosce e pandoro … una Brioche che sa di Pandoro. Diciamo che si avvicina molto come sapore e come consistenza. Poi si fa con molto meno fatica e più velocemente del classico Pandoro. Per chi, come me, non ha il tempo (ma nemmeno la voglia, visto la stanchezza del tempo libero che mi rimane) di fare il classico Pandoro, può essere un alternativa apprezzabile. Ho scelto questa ricetta per il nostro primo appuntamento di dicembre con il Granaio. Mi sembrava appropriato al periodo.
Voglio provare a rifarlo, aumentando il burro a scapito dei tuorli, perché adoro il sapore del burro … vediamo se ne ho il tempo e, se mi riesce, aggiorno il post. La ricetta arriva dritta dritta dal gruppo di Paoletta su Facebook e poi dal blog della stessa. Io la seguo e la ammiro da sempre. Ho anche fatto un corso con lei e Adriano, ormai tanti anni fa.
Da qualche tempo ha aperto una specie di paninoteca, vicino casa mia e ogni tanto la vedo dietro al bancone. E’ una donna simpatica e in gamba. Spero di riuscire a fare anche un simil-panettone ma vediamo come va con il tempo. Ecco qua, vi riporto la ricetta, gli ingredienti come da ricetta di Paoletta. Le spiegazioni della procedura, con parole mie, spero di essere comprensibile. L’unica mia variante è stata l’aggiunta di un cucchiaino del mio Aroma Pandoro. Briodoro di Paoletta.
Come detto questo per il nostro paniere de Il Granaio e qui sotto trovate le proposte delle mie compagne di avventura:
Carla: Girelle al cioccolato
Consu: Pan carrè alla segale con water roux
Monica: Pane dolce valdostano
Sabrina: Ciambella salata di Natale
Simona: Panettone piemontese con glassa alle nocciole (su ricetta di L.DiCarlo)
e questa la mia ricetta
Ingredienti per circa 800 gr di impasto
Per il lievitino
60 g di farina forte (io 20 gr W450+40 gr W350)
60 g di acqua
10 g di lievito di birra
1 cucchiaino di miele
Per l’impasto
Il lievitino
75 g di acqua
265 g di farina forte (io 80 g di W450+185 g di W350)
75 g di zucchero
5 tuorli di uova (io 75g )
85 g di burro
4 g di sale fino
Per l’emulsione
2 bacche di vaniglia (i semini)
30 g di cioccolato bianco tagliato a pezzetti
1 cucchiaio di rum (o di marsala)
15 g di miele
30 g di burro
1 cucchiaino di Aroma pandoro
Zucchero a velo per la decorazione
Procedimento:
Preparare l’emulsione mettendo tutti gli ingredienti in una pentolina, portare a bollore e spegnere. Mettere in una ciotolina e lasciare a t.a. fino al momento di usarla
Preparare il lievitino sciogliendo il lievito di birra nell’acqua e aggiungendo poi farina e miele. Lasciar maturare. Ci vorranno circa un ora e mezza o due, dipende dalle temperature e dalle farine.
Sciogliere ora il lievitino nell’acqua e aggiungere un cucchiaio scarso di zucchero e due terzi della farina. Impastare usando la foglia dell’impastatrice, io ho un Kenwood e impasto sul 2. Quando l’impasto comincia ad aggrapparsi sulla foglia, aggiungere un tuorlo (o un cucchiaio) e due cucchiai di farina. Attendere che l’impasto si aggrappi di nuovo alla foglia e proseguire sempre così, fermando l’impastatrice ogni aggiunta e ribaltando l’impasto.
Con l’ultimo uovo aggiungere tutto lo zucchero rimasto, il sale e parte della farina. Tenere da parte un cucchiaio della farina per dopo. Ora aggiungere metà dell’emulsione, un cucchiaino alla volta, con l’impastatrice in movimento sul 1, mettere metà della farina rimasta e far incordare di nuovo. Fermare l’impastatrice, staccare l’eventuale impasto attaccato alla foglia e ribaltare ancora l’impasto. Finire con il resto dell’emulsione e la restante farina di spolvero, ripetendo l’operazione di ribaltamento. Se avete fatto tutto per bene, l’impasto sarà ben incordato, fare la prova velo.
Sostituire la foglia con il gancio e far girare l’impastatrice sul due, per affrancare l’incordatura, giusto per trenta secondi. Fermare, ribaltare l’impasto e far ripartire, ripetendo i trenta secondi ecc.
Far riposare l’impasto scoperto per circa 30 minuti.
Pirlare l’impasto a U come si vede bene in questo video del maestro Adriano Continisio. Far riposare di nuovo per 30 minuti e poi pirlare di nuovo senza piegatura a U ma arrotondando bene l’impasto. Mettere l’impasto nello stampo ben imburrato, con la chiusura sotto.
Coprire e mettere in frigo fino al giorno dopo. Il giorno dopo portare a t.a. e far lievitare fino a quando la cupola esce dal bordo dello stampo. Infornare a 165° per circa 45 minuti. Se volete provare la temperatura al cuore con la sonda, deve essere 96°. Io vado con la classica prova stecchino, anche se mi accorgo dal profumo quando è cotto.
Come detto con questo impasto otterrete o un Briodoro da 500 g e due piccoli da 100 g oppure dovete ricalcolare gli ingredienti per uno stampo da chilo. Io ho voluto provare per vedere che sapore avesse e ho usato il mio stampo da 500 g mettendo dentro 550g di impasto e 4 muffin da 55g cadauno.
I piccoli li ho fatti cuocere per 20 minuti circa e il grande per 40 minuti. Anche qui le indicazioni sono relative perché dipende dal vostro forno. Tutti noi conosciamo il nostro.
Come suggerisce Paoletta, potete fare anche tutto in una giornata, evitando di mettere l’impasto in frigo ma facendolo lievitare direttamente e poi infornando, una volta raggiunta la cupola. Vedete voi come vi è più comodo procedere.
Una volta estratto dal forno, lasciar raffreddare, in piedi e nello stampo stesso, per circa 30 minuti, poi girarlo su un lato e attendere ancora 30 minuti, così su un altro lato e via dicendo. Insomma fatelo raffreddare per almeno un paio di ore, girando sempre lo stampo su se stesso. Ora sformatelo, facendo attenzione perché è molto soffice. Quando è ben freddo spolverarlo con abbondante zucchero a velo vanigliato e chiudetelo bene in un sacchetto per alimenti.
Io ne ho congelato la metà e il resto mangiato nel giro di tre giorni. Essendo con lievito di birra non ha una conservabilità come con la pasta madre. Perciò se non lo mangiate tutto nell’arco di qualche giorno, vi consiglio di congelarlo.
Questo buono e profumato Briodoro lo voglio portare anche dalla mia Sandra e le sue Ricette itineranti, orfane di Panissimo
Oggi è già giovedì e io continuo a essere tranquilla e serafica e non pensare che tra pochi -pochissimi!- giorni è Natale. Quest’anno preparerò un primo per il cenone di Natale, un primo per il giorno di Natale (si, per entrambi i primi, dovrò preparare per 20 persone) e basta. Niente regalini, niente biscotti (forse) niente di niente. E sono pacifica e tranquilla come non mai.
Altro che l’ansia degli scorsi anni, la paura di non riuscire a fare tutto, a correre all’ultimo regalo … niente, punto e a capo. In questi giorni ci saranno anche le varie feste/pizzate/scambio di auguri con amici e compagni di varie avventure ma me le godrò con calma. Sabato appunto c’è la festa di Natale all’asilo del mio Christian. Dovrà cantare … lo voglio proprio vedere il mio cucicuci ♥
Bene, vi saluto e vi auguro un buon fine settimana a tutti e
Goditi la vita perchè è una sola e non va sprecata
Ma che accoglienza stamattina! Adoro i lievitati e questo qui, ha il potere di farmi imaginare non solo il sapore, ma anche il profumo che deve essersi sprigionato per casa mentre lo cuocevi in forno. E’ uno spettacolo amica mia, e tu sei una bomba! Ti abbraccio forte e ti auguro una buonissima giornata :*
Visto che profumi oggi nella mia cucina? Voglio prendervi per la gola … del resto il mio “forte” sono i lievitati, pane o altro che sia. Mi piace farli e mi diverte sentirli tra le mani. Contenta ti piaccia. Un abbraccio anche a te, buona giornata
che bella ricetta! mi ispira molto, deve essere soffice e goloso, l’ideale per le colazioni delle feste.
buona giornata cara, un abbraccio!
Esatto Tizi, un ottima colazione, soffice e profumata. Adatta a chi non ha la pasta madre o non vuole cimentarsi con grandi lievitati troppo complicati. Un abbraccio anche a te e grazie
Ma è un’invenzione formidabile queso briodoro! Non che mi metta a farlo, ma sicuramente un buon compromesso. E tu sei bravissima come sempre. Bacioni Terry, a presto
Perchè no? Potresti cimentarti … avresti una buona colazione, soffice e profumata 🙂 Grazie mille e tu sei un tesoro.
Io ho fatto diversi loro lievitati e mi sono “trovata” benissimo. Pensa il pandoro con il lievito madre l’ho fatto forse un paio d’anni fa o ad inzio anno. La mollica però non era filante come avrebbe dovuto. Cmq questa versione ci piace assai e tu che sei una maghetta guarda che pandorini bellini hai fato?! Ciao Terry!
Secondo me il Pandoro classico è il lievitato più difficile in assoluto, più ancora del panettone. Essendo più burroso è molto complicato da gestire. Nonostante la mia dimistichezza con i grandi lievitati, trovo molto più semplice fare un panettone. Grazie mille tesoro bello. Un bacione
E Briodoro sia!!! Favolosa la ricetta è favolosa tu che la riproponi così magnificamente!!!
Ma siete tutte formidabili qui “al granaio”!!! 😉
Un abbraccio grande
Grazie cara, troppo gentile. “Siete”? Siamo vorrai dire! E tu chi sei? Sei bravissima anche tu Un abbraccio grande a te
Ma che bello!!! Venuto meravigliosamente bene, come sempre del resto ^_^
Io sono invece in affanno, sto cuocendo teglie di biscotti da regalare e tra qualche giorno torna mio figlio, quindi sto preparando tutto quello che piace a lui (dieci giorni all’ingrasso :)) )
Un bacio e in bocca al lupo al tuo nipotino per la sua recita ^_^
Grazie Daniela, sei troppo carina. Io quest’anno passo. Niente corse e affanni … sto diventando vecchia ahahahah. E’ giusto che te lo coccoli per bene il tuo “bimbo”. Che scherziamo? Già che vive lontano se non approfitti quando viene a trovarti, figuriamoci, farei uguale come te! Grazie cara, vediamo domani come se la cava.
Allora “sorella” io panettone + panettoncini, tu briodoro + briodorini 😁 separate alla nascita, lo dico sempre. Anche se tu hai un carattere migliore del mio che è spigoloso 🤭, seriamente… mi piace tanto questa versione veloce e soffice, una via di mezzo tra i due dolci. Brava Terry! Complimenti 🤩
Ahahahah hai ragione, separate alla nascita proprio ahaahh! Quando sono passata da te ho pensato la stessa cosa. Grazie, sei troppo carina. Diciamo che tu sei meno diplomatica di me dai … Esatto, diciamo che è un giusto compromesso se uno non vuole sbattersi troppo con il classico Pandoro. Un bacione grande
Che meravigliosa ricetta Terrry! Mi sembra un giusto compromesso ^_*
Goditi tutte le emozioni di questo periodo senza stress, sono certa che con la tua organizzazione arriverai al Natale in pari ^_*
Si, quest’anno me la voglio proprio prendere con calma. E’ una decisione che ho preso visto il grande impegno con i miei bimbi. Diciamo che voglio volermi bene e me la prendo con calma.
questa meraviglia si chiamerà briodoro ma tu hai le mani d’oro tesoro, è una cosa certa. mamma che splendore 🙂 un abbraccio, buona serata
Ma dai, che carina sei! Addirittura le mani d’oro … no, dai. ♥ Diciamo che me la cavo. Grazie e un abbraccio grande anche a te
IL MIO REGNO PER UNA FETTA!!!!
inserisco io il link, tu lasciami un commento e io vengo a prendermeli!
un abbraccio tesoro
Ah ok, bene a sapersi per la prossima volta. Grazie carissima, un abbraccio anche a te
Ma che bello Terry, non lo conoscevo! Mi era sfuggito! Mi segno la ricetta, se ho tempo da qui all’epifania mi intrigherebbe tanto provarlo! Un bacio
Diciamo che è molto più semplice di un Pandoro, pur non essendo preciso, naturalmente. La forma e il profumo ci sono, ecco. Un bacio anche a te e grazie
Una bella idea per le feste
Grazie Gunther
beh, non posso che essere estasiata di fronte a cotanta bravura…mi faccio piccola piccola di fronte ai tuoi capolavori, non saprei neppure da che parte cominciare!
Ti mando un abbraccio, goditi il week end e il tuo cucicuci<3…
bacione grande grande
Ma va là che se ti metti, saresti capace anche tu! A volte si teme di non essere all’altezza e poi è più semplice di quello che si pensi. Provaci e vedrai. Grazie tesoro bello, un bacio a te
Sì sììììì da rifare subito, grazie!
Provalo Simo e poi dimmi come ti sembra. Grazie a te
Che meraviglia Terry, questo lievitato Briodoro è un invito assoluto all’assaggio, brava come sempre
Ma grazie tesoro!! Un bacione grande
Una brioche che si crede un pandoro o viceversa? Poco importa, conta la fusione e il punto di contatto, come tra le persone 🙂 Per un attimo, leggendo, un pensiero mi ha attraversato la mente: pensa se ci fossimo viste a Milano e fossi tornata a Roma con questa meraviglia in valigia, ahaha! Il panettone homemade continua a restare un sogno per me, ma mangerei con gioia quello delle amiche brave e fidate, che ormai lo fanno a occhi chiusi… e attenta, chè Tarallino ti ruba la pallina sopra! 🙂
Ma si, io non mi formalizzo, va bene uguale; pandoro, brioche … l’importante è che sia buono e genuino. Lo avrei fatto con vero piacere, avendone il tempo. Come avrai letto, quest’anno sono tirata con il tempo, sempre troppo poco tra i mille impegni che ho. Vedrai che capiterà l’occasione giusta, lascia fare al tempo. Lo sai che io sono molto fatalista e lascio che le cose accadono. Io sono qui che aspetto e guardo quello che mi gira intorno, con occhi sempre curiosi e sereni. E se viene Tarallino, giochiamo insieme con quella pallina 🙂
Che brava che sei con i lievitati è magnifico questo briodoro. Un abbraccio e a presto.
Ma sai che non avevo mai sentito parlare di questo briodoro di Paoletta?!?!?!?
Grazie per aver postato la ricetta: ho imparato qualcosa di nuovo. Chissà se riuscirò a cimentarmici….vedremo!
Un abbraccio e tanti auguri di buone feste a te ed ai tuoi affetti!!! E cerca di riposare un po’ 😉